(Comunicato del Parco Nazionale delle Cinque Terre) Un’Italia magnifica. E per renderla ancora più splendente è necessario, purtroppo, mettere a fuoco anche le storture. Ecco perché gli “Abusivi” sono i protagonisti del Festival Glocal Ambiente, in programma a Monterosso, nelle Cinque Terre, da giovedì 4 a domenica 7 giugno 2015. “Abusivi” è il titolo del libro di Roberto Ippolito, pubblicato da Chiarelettere, che denuncia come “l’unica regola sia l’allergia nazionale alle regole” in tutte le attività economiche e nei comportamenti sociali.

In ogni giornata di Glocal Ambiente, Ippolito offre il proprio contributo per rivelare episodi e documentare danni, facendo emergere il forte bisogno di legalità. Non a caso le riflessioni di tutto il festival si chiudono con una conversazione che il magistrato Giancarlo Caselli, protagonista di inchieste scottanti ed ex procuratore della Repubblica a Palermo e Torino, ha con l’autore di “Abusivi”, con la partecipazione del giornalista Emilio Casalini. L’appuntamento è alle 18.00 di sabato 6 giugno alla Tenda di Monterosso. Tema dell’incontro “La Costituzione e la tutela dell’ambiente”. 

La cura del territorio, offeso dalle vicende ricostruite nelle pagine di “Abusivi” e anche in un precedente libro di Ippolito, “Il Bel Paese maltrattato” (Bompiani), può significare sviluppo. E proprio questa constatazione, ovvia ma fondamentale da approfondire ancora, è il punto di partenza: alle 18.00 di giovedì 4 sempre nella Tenda di Monterosso è lui a discutere con Patrizio Scarpellini, direttore Parco Cinque Terre, di “Turismo globale e qualità nel Bel Paese”. Conduce Donatella Bianchi, presidente WWF, e intervengono Debora Bergaglio, Buonviaggioitalia, e Andrea Ferraretto, blogger “La Stampa”.

Ma quello che accade deve essere esaminato senza remore, anche se può far male. Per questo alle 9.30 di venerdì 5, nella Tenda di Monterosso, il tema è “Ambiente, cementificazione ed ecoreati”. Con le inquietanti storie del suo libro, Ippolito mette l’accento anche sul grande consenso di cui godono gli “Abusivi”. Intervengono Silvia D’Onghia, “Il Fatto Quotidiano”, e Stefania Battistini “Alle Falde del Kilimangiaro”, con il coordinamento di Massimo Calandri, “La Repubblica”.

IL LIBRO
Roberto Ippolito “Abusivi. La realtà che non vediamo. Genio e sregolatezza degli italiani”, Chiarelettere

Dall’ultima di copertina

“Ma poi c’è un’altra cosa che fuori non la sa nessuno… a te ti abbiamo fatto noi altri, ma “a lui” chi l’ha fatto? … e chi l’ha autorizzato? Questi tutti abusivi sono!”

Giovanni Di Giacomo, boss ergastolano, irritato per la presenza di mafiosi privi di investitura

Dal risvolto di copertina

L’abusivismo non guarda in faccia a nessuno. Balla e fa ballare tutta Italia. Panettieri abusivi, macelli abusivi, studi medici abusivi, meccanici abusivi, benzinai abusivi, tassisti senza patente abusivi, perfino mafiosi e morti abusivi. Si resta a bocca aperta leggendo l’inchiesta di Roberto Ippolito e la lista infinita di comportamenti illegali e senza scrupoli degli italiani.

A Forlì e Cesena, estetisti e parrucchieri irregolari sono uno su tre, a Ivrea i carabinieri accertano che un quarantenne, che opera come fisioterapista, in realtà non è un medico, ma un musicista. A Ravenna un falso psicologo segue una settantina di pazienti e si fa pubblicità su internet, tariffario compreso. Grazie a minori costi, gli abusivi falsano la concorrenza. Prosperano e insieme a loro prosperano il lavoro nero e l’evasione fiscale.

Falsi venditori e parcheggiatori sono sempre più al centro di episodi di violenza. A loro guarda la grande criminalità. Nelle costruzioni l’abusivismo è sempre più sfacciato, come dimostrano la deviazione del torrente Modica-Scicli e i mille metri di porto a Ostia rigorosamente illegali. Né l’arte né i santi si salvano: al Circo Massimo è stata installata una scultura di tre metri per tre, del tutto illegalmente, mentre sulla scogliera di Serapo, la spiaggia di Gaeta, è stata cementata abusivamente una statua della Madonna.

Perché l’Italia è una lunga lista di irregolarità fai da te, che fa sorridere ma anche no.