Non è affatto un bilancio positivo: quello dell’Unione Europea è pieno di “Eurosprechi”, come evidenza con una sola inequivocabile parola il titolo del libro di Roberto Ippolito pubblicato da Chiarelettere. Ippolito fa conoscere fatti e cifre frutto del suo lungo lavoro d’inchiesta partecipando alle 9.45 di venerdì 28 ottobre 2016 a “Coffe Break – La7”, lo spazio mattutino per l’approfondimento e l’attualità condotto in studio da Andrea Pancani. Intervengono Cesare Damiano, presidente della commissione lavoro della Camera, Anna Cinzia Bonfrisco, capogruppo al Senato di Conservatori e Riformisti, e Riccardo Puglisi, economista docente all’università di Pavia.

Proprio in un momento così caldo nei rapporti dell’Italia con la Commissione per i conti nazionali, questo libro proposto da “La7” fa venire alla luce e rende di dominio pubblico sprechi miliardari spaventosi dell’Unione Europea: autostrade con poche auto dopo gli investimenti, aeroporti costruiti e poi deserti, tonno pagato sei volte di più, dipendenti gratificati da un’indennità extra anche se malati, proliferazione degli enti perfino con nomi simili, un immobile su cinque posseduto nel mondo non adoperato. I soli errori inficiano il 4,4 per cento di tutti i pagamenti.

Conversando con Andrea Pancani a “Coffe Break”, Ippolito mette nero su bianco che, così com’è, l’Unione non funziona, è un sogno rovinato. Fa rabbia che la casa comune, creata per assicurare una vita migliore ai suoi cittadini, butti via con i soldi se stessa. Dagli innumerevoli episodi raccontati dettagliatamente emerge un’Europa che annaspa nelle piccole convenienze quotidiane con grandi costi. Ci sono sperperi senza fine che nessuno potrebbe mai neanche immaginare. Con un paradosso: il deficit di bilancio balza al 4,8 per cento, molto oltre il tetto di Maastricht.

Chi crede nell’Unione Europea non può chiudere gli occhi, non deve: gli eurosprechi sono troppi e troppo abbondanti. Gli europeisti sono davvero impegnati per togliere pretesti all’azione disgregatrice? L’Unione può superare le resistenze e crescere se, oltre a ritrovare la forza dello slancio ideale e una visione solidale, affronta adeguatamente la questione dei soldi. Il libro si chiude osservando che gli eurosprechi sono un macigno sulla strada di chi vuole gridare ancora: viva l’Europa Roberto Ippolito, scrittore e giornalista, ha pubblicato con Chiarelettere i libri di successo Ignoranti (2013) e Abusivi (2014). In precedenza ha firmato “Evasori” (Bompiani 2008), “Il Bel Paese maltrattato” (Bompiani 2010) e altri titoli con Laterza. È organizzatore culturale. Fra gli eventi diretti, a Roma, la prima rassegna mai realizzata in un centro commerciale, “Libri al centro” a Cinecittà, “conPasolini”, “Nel baule” al Maxxi; a Ragusa, il festival letterario «A tutto volume». È stato editor del “Festival dell’economia” di Trento. Ha ideato e realizzato il “Tour del Brutto dell’Appia Antica”. Dopo aver curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”, è stato direttore comunicazione di Confindustria e direttore relazioni esterne dell’Università Luiss di Roma, dove è stato anche docente di Imprese e concorrenza alla Scuola superiore di giornalismo.

Foto Maurizio Riccardi Agr, libreria Nuova Europa I Granai, Roma.