Partecipazione a “Avanti il prossimo” condotto da Piero Badaloni con l’approfondimento del mio libro “Eurosprechi” pubblicato da Chiarelettere

(Tv 2000 – comunicato stampa) Tv2000 augura buona compleanno all’ Europa. In occasione dei 60 anni della firma dei Trattati di Roma l’emittente della Cei dedica un palinsesto speciale con programmi, documentari e approfondimenti. Mercoledì 22 marzo alle 21.05 Piero Badaloni conduce “Avanti il Prossimo”. Si parlerà di Europa con il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, e Romano Prodi, ex presidente della Commissione europea. Si discuterà sull’Europa a due velocità, ipotesi che sarà commentata anche con il giornalista Giovanni Floris, Maarten van Aalderen, giornalista olandese presidente dell’Associazione Stampa Estera e corrispondente del “De Telegraaf” in Turchia e Roberto Ippolito, autore di “Eurosprechi”, pubblicato da Chiarelettere, per un dibattito sugli sprechi economici dell’Unione.

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Roberto Ippolito

“EUROSPRECHI – Tutti i soldi che l’Unione butta via a nostra insaputa”

Chiarelettere

Dal risvolto di copertina

Questo libro fa venire alla luce e rende di dominio pubblico sprechi miliardari spaventosi dell’Unione Europea: autostrade con poche auto dopo gli investimenti, aeroporti costruiti e poi deserti, tonno pagato sei volte di più, dipendenti gratificati da un’indennità extra anche se malati, proliferazione degli enti perfino con nomi simili, un immobile su cinque posseduto nel mondo non adoperato. I soli errori inficiano il 4,4 per cento di tutti i pagamenti.

“Eurosprechi” mette nero su bianco che, così com’è, l’Unione non funziona, è un sogno rovinato. Fa rabbia che la casa comune, creata per assicurare una vita migliore ai suoi cittadini, butti via con i soldi se stessa. Dagli innumerevoli episodi raccontati dettagliatamente emerge un’Europa che annaspa nelle piccole convenienze quotidiane con grandi costi. Ci sono sperperi senza fine che nessuno potrebbe mai neanche immaginare. Con un paradosso: il bilancio è in disavanzo e il tetto di Maastricht non impensierisce.

Chi crede nell’Unione Europea non può chiudere gli occhi, non deve: gli eurosprechi sono troppi e troppo abbondanti. Gli europeisti sono davvero impegnati per togliere pretesti all’azione disgregatrice? L’Unione può superare le resistenze e crescere se, oltre a ritrovare la forza dello slancio ideale e una visione solidale, affronta adeguatamente la questione dei soldi. Gli eurosprechi sono un macigno sulla strada di chi vuole gridare ancora: viva l’Europa!

Foto Maurizio Riccardi, libreria Nuova Europa I Granai Roma