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(Comunicato stampa) La battaglia conto l’evasione fiscale, il sommerso e l’economia illegale diventa una proposta di legge di iniziativa popolare. Insieme ad altre due contro il precariato e per la riforma dei partiti viene depositata in Cassazione a Roma lunedì 24 settembre 2012 alle 11.00. Roberto Ippolito, autore del best seller “Evasori”, pubblicato da Bompiani, firma insieme a quarantadue rappresentanti del comitato promotore, “Nomos”, presieduto da Elio Veltri.

Del comitato fanno parte 28 associazioni e movimenti e 316 persone, tra cui, Margherita Hack, Giorgio Ruffolo, Nando Dalla Chiesa, Giulietto Chiesa, Franca Rame, Milly Moratti, Diego Novelli, Nicola Tranfaglia, Salvatore Borsellino, Oliviero Beha, Don Luigi Merola, Santo Versace, Pippo Callipo, Pecoraro Ascanio, Antonio Buonfiglio e Giuseppe Vatinno. (sul sito www.nomos.name gli elenchi completi).

Con il deposito delle tre proposte in Cassazione si apre la fase della sottoscrizione popolare che sfocia nella presentazione in Parlamento. Quella contro l’evasione, il nero e la criminalità mira alla massima onestà, correttezza e trasparenza dei comportamenti economici. Si tratta di un’esigenza fondamentale in Italia, per la giustizia e per la dimensione dell’illegalità. Le tasse non pagate in un anno sono valutate in non meno di 120 miliardi. In base alle stime dell’Istat quasi tre milioni di lavoratori sono in nero. La corruzione, stando al calcolo prudenziale della Corte dei conti, vale 60 miliardi. La criminalità utilizza 150 miliardi all’anno di denaro sporco, il doppio della media mondiale.

Per contrastare l’economia sommersa è previsto l’obbligo delle banche di comunicare all’anagrafe tributaria la consistenza “iniziale, finale e media” delle operazioni finanziarie dei soggetti interessati. Sul fronte della lotta alle economie mafiose – che rappresentano la prima industria privata del paese con mille miliardi di euro di patrimoni – la proposta di legge introduce norme volte a evitare la prescrizione dei reati, accelerare i tempi di confisca dei beni mafiosi, riformare la legge sul riciclaggio, rafforzare e rendere operativa l’Agenzia per l’amministrazione dei beni mafiosi. A questa proposta ha aderito anche Transparency international Italia, il cui delegato, Quintiliano Vitali, sarà presente in Cassazione.


La proposta di legge contro il precariato prevede la riduzione a cinque delle attuali forme dei contratt di lavoro e viene introdotto il reddito garantito a favore dei precari. Con quella relativa ai partiti si punta a ottenere che siano rimborsati solo i soldi effettivamente spesi, affidando il controllo delle dichiarazioni alla Corte dei Conti e vengono introdotte norme utili a combattere il familismo nei partiti.