Per la verità, i comportamenti di “Abusivi” e “Ignoranti” raccontati da Roberto Ippolito nei suoi due libri con questi titoli, pubblicati da Chiarelettere, non meriterebbero affatto un brindisi. Ma lo chef Giacomo Mazzone è rimasto colpito dalle storie e dagli scenari descritti da Ippolito e perciò ha deciso un festeggiamento molto originale. Ha così creato un vino apposta per i due volumi.
A sorpresa ha tirato fuori le imprevedibili bottiglie di Primitivo del Tarantino nella versione “Abusivi” e “Ignoranti” la sera di giovedì 15 ottobre 2015 quando l’autore ha messo piede nel suo ristorante Peucezia a Castellaneta: sulle etichette figura Ippolito con in mano i due libri e il suo nome in evidenza. “Abusivi” e “Ignoranti” adesso sono dunque associati al Primitivo, un nome che sembra purtroppo tutt’altro che casuale. Si tratta di un vino dal colore rosso rubino intenso prodotto con tecniche tradizionali dalle migliori uve della provincia.
Ma Giacomo Mazzone non ha voluto limitarsi al rosso. E così nella stessa serata è spuntato anche un bianco dedicato all’autore: il Verdeca del Tarantino che deve il suo nome alle sfumature verdoline degli acini. Sull’etichetta una foto di ippolito con alle spalle Rodolfo Valentino, il mito del cinema nato a Castellaneta. Ippolito ha in mano un microfono: quello usato durante gli incontri di “Pagine in cammino”, l’evento di cui è direttore editoriale e che per il quinto anno consecutivo si è svolto nel seicentesco ex monastero Santa Chiara che ospita il Museo Valentino nella cittadina pugliese.
La sera di giovedì 15 ottobre Ippolito ha conversato con Lirio Abbate, autore di “I re di Roma”, pubblicato da Chiarelettere. Nei due giorni precedenti è stata inaugurata la mostra fotografica “Sophia… se mi dice bene” dedicata alla Loren, realizzata dall’Archivio Riccardi e curata da Giovanni Currado e Maurizio Riccardi, ed è stato presentato il libro con lo stesso titolo edito da Armando. Successivamente Francesco Viviano ha proposto a “Pagine in cammino”, organizzato dal Club Runner ’87, “Io, killer mancato” (Chiarelettere) e Alessandro Barbera “La lunga notte dell’euro” (Rizzoli).