Roberto Ippolito Castellaneta 7 settembre 2012
Roberto Ippolito Castellaneta 7 settembre 2012

L’edificio ha una storia importante. Dal ‘500 alla fine del ‘700 è stato la sede dei baroni che comandarono a Castellaneta. E adesso? Adesso “Abusivi” nel Palazzo Baronale di questa località a pochi chilometri da Taranto. Roberto Ippolito presenta infatti nel Palazzo Baronale a Castellaneta il suo libro con questo titolo, pubblicato da Chiarelettere, alle 19.30 di sabato 22 novembre 2014, con la partecipazione di Maria Teresa Stasolla.

Per “Abusivi” a Castellaneta la giornata è particolare: alle 11.30 è in programma una discussione con gli studenti dell’Istituto di istruzione secondaria superiore Mauro Perrone (con indirizzi economico aziendale e turistico, grafica pubblicitaria, alberghiero e ristorazione).

Palazzo Baronale, di epoca incerta e sorta probabilmente sul luogo di un antico castello normanno a strapiombo sulla gravina, adiacente al Palazzo Vescovile, in passato ne ha viste delle belle. Ma il libro di Ippolito riserva un’infinità di (amare) sorprese. E anche questo edificio di Castellaneta che ha vissuto episodi di tutti i tipi può restare impressionato.

Ippolito svela infatti che l’abusivismo non guarda in faccia a nessuno. Balla e fa ballare tutta Italia. Panettieri abusivi, macelli abusivi, studi medici abusivi, meccanici abusivi, benzinai abusivi, tassisti senza patente abusivi, perfino mafiosi e morti abusivi. Si resta a bocca aperta leggendo “Abusivi” e la lista infinita di comportamenti illegali e senza scrupoli degli italiani.

A Forlì e Cesena, estetisti e parrucchieri irregolari sono uno su tre, a Ivrea i carabinieri accertano che un quarantenne, che opera come fisioterapista, in realtà non è un medico, ma un musicista. A Ravenna un falso psicologo segue una settantina di pazienti e si fa pubblicità su internet, tariffario compreso. Grazie a minori costi, gli abusivi falsano la concorrenza. Prosperano e insieme a loro prosperano il lavoro nero e l’evasione fiscale.

Falsi venditori e parcheggiatori sono sempre più al centro di episodi di violenza. A loro guarda la grande criminalità. Nelle costruzioni l’abusivismo è sempre più sfacciato, come dimostrano la deviazione del torrente Modica-Scicli e i mille metri di porto a Ostia rigorosamente illegali. Né l’arte né i santi si salvano, scrive Ippolito nel suo libro: al Circo Massimo è stata installata una scultura di tre metri per tre, del tutto illegalmente, mentre sulla scogliera di Serapo, la spiaggia di Gaeta, è stata cementata abusivamente una statua della Madonna.

Perché l’Italia è una lunga lista di irregolarità fai da te, che fa sorridere ma anche no.

Roberto Ippolito è un giornalista e scrittore. Autore dei bestseller “Evasori” (Bompiani), “Il Bel Paese maltrattato” (Bompiani) e “Ignoranti” (Chiarelettere). È direttore di festival letterari a Ragusa, a Cinecittà e al Maxxi a Roma. Dopo aver curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”, è stato direttore della comunicazione della Confindustria, delle relazioni esterne dell’Università Luiss di Roma e docente di Imprese e concorrenza alla Scuola superiore di giornalismo della stessa Luiss.

 

Nella foto la Chiesa dell’Assunta a Castellaneta





 


 

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