Alle 19.00 la presentazione del libro pubblicato da Chiarelettere nella galleria con le immagini dell’Archivio Riccardi a due passi dal Vaticano. Dialogo con Fabio Grisanti.

Pagina dopo pagina è lo sconcertante racconto della cattiva strada imboccata dall’Unione Europea: il libro di Roberto Ippolito “Eurosprechi”, pubblicato da Chiarelettere, fa conoscere “tutti i soldi che l’Unione butta via a nostra insaputa”, come dice il sottotitolo. L’autore lo presenta a Spazio5, la galleria culturale animata da Maurizio Riccardi, direttore dell’agenzia fotografica Agr, in via Crescenzio 99/d Roma, alle 19.00 di mercoledì 23 novembre 2016. Ippolito dialoga con il manager della comunicazione Fabio Grisanti.

Sulle pareti di Spazio5, punto di riferimento culturale a due passi dal Vaticano e dalla metro Ottaviano, le storiche fotografie dell’Archivio Riccardi, oltre un milione di negativi originali che testimoniano le vicende politiche, culturali e sociali italiane, dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi.

Ippolito fa venire alla luce e rende di dominio pubblico sprechi miliardari spaventosi dell’Unione Europea: autostrade con poche auto dopo gli investimenti, aeroporti costruiti e poi deserti, tonno pagato sei volte di più, dipendenti gratificati da un’indennità extra anche se malati, proliferazione degli enti perfino con nomi simili, un immobile su cinque posseduto nel mondo non adoperato. I soli errori inficiano il 4,4 per cento di tutti i pagamenti.

“Eurosprechi”, presentato mercoledì 23 a Spazio5, mette nero su bianco che, così com’è, l’Unione non funziona, è un sogno rovinato. Fa rabbia che la casa comune, creata per assicurare una vita migliore ai suoi cittadini, butti via con i soldi se stessa. Dagli innumerevoli episodi raccontati dettagliatamente emerge un’Europa che annaspa nelle piccole convenienze quotidiane con grandi costi. Ci sono sperperi senza fine che nessuno potrebbe mai neanche immaginare. Con un paradosso: il bilancio è in disavanzo e il tetto di Maastricht non impensierisce.

Nella conversazione con Fabio Grisanti ci si interroga dunque sulle conseguenze. Chi crede nell’Unione Europea non può chiudere gli occhi, non deve: gli eurosprechi sono troppi e troppo abbondanti. Gli europeisti sono davvero impegnati per togliere pretesti all’azione disgregatrice? L’Unione può superare le resistenze e crescere se, oltre a ritrovare la forza dello slancio ideale e una visione solidale, affronta adeguatamente la questione dei soldi. Ippolito conclude il libro affermando che gli eurosprechi sono un macigno sulla strada di chi vuole gridare ancora: viva l’Europa!

Roberto Ippolito, scrittore e giornalista, ha pubblicato con Chiarelettere i libri di successo Ignoranti (2013) e Abusivi (2014). In precedenza ha firmato “Evasori” (Bompiani 2008), “Il Bel Paese maltrattato” (Bompiani 2010) e altri titoli con Laterza. È organizzatore culturale. Fra gli eventi diretti, a Roma, la prima rassegna mai realizzata in un centro commerciale, “Libri al centro” a Cinecittà, “conPasolini” concepito con la libreria Nuova Europa I Granai, “Nel baule” al Maxxi; a Ragusa, il festival letterario “A tutto volume”. È stato editor del “Festival dell’economia” di Trento. Ha ideato e realizzato il “Tour del Brutto dell’Appia Antica”. Dopo aver curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”, è stato direttore comunicazione di Confindustria e direttore relazioni esterne dell’Università Luiss di Roma, dove è stato anche docente di Imprese e concorrenza alla Scuola superiore di giornalismo.

Foto Maurizio Riccardi Agr, libreria Nuova Europa I Granai.