La motivazione è questa: “Abusivi” di Roberto Ippolito, pubblicato da Chiarelettere, è un libro “illuminante”. Documenta “regole violate con disinvoltura e senza sensi di colpi”. Leggerlo è il consiglio dell’inserto culturale domenicale del “Sole 24 Ore”, il 13 settembre 2015.
Nella rubrica a cura di Enza Campino, “Parola di libraio”, l’indicazione arriva da “Tibo, Libreria Birreria Caffetteria” di Penne in provincia di Pescara. I responsabili sono Marco Bozzi e Tommaso Matricciani.
Tibo, scrive Enza Campino, ha “una parete-finestra con vista che spazia dalle montagne al mare” che “invoglia a sostare piacevolmente in questa libreria di recente apertura”, dove “è possibile anche gustare prodotti enogastronomici rigorosamente made in Abruzzo”.
E “lodi, dunque, a questi giovani e dinamici librai che offrono alla deliziosa Penne un’accurata selezione di titoli, oltre a tante coinvolgenti iniziative”.

IL LIBRO
Roberto Ippolito “Abusivi. La realtà che non vediamo. Genio e sregolatezza degli italiani”, Chiarelettere

Dall’ultima di copertina
“Ma poi c’è un’altra cosa che fuori non la sa nessuno… a te ti abbiamo fatto noi altri, ma “a lui” chi l’ha fatto? … e chi l’ha autorizzato? Questi tutti abusivi sono!”
Giovanni Di Giacomo, boss ergastolano, irritato per la presenza di mafiosi privi di investitura

Dal risvolto di copertina
L’abusivismo non guarda in faccia a nessuno. Balla e fa ballare tutta Italia. Panettieri abusivi, macelli abusivi, studi medici abusivi, meccanici abusivi, benzinai abusivi, tassisti senza patente abusivi, perfino mafiosi e morti abusivi. Si resta a bocca aperta leggendo l’inchiesta di Roberto Ippolito e la lista infinita di comportamenti illegali e senza scrupoli degli italiani.
A Forlì e Cesena, estetisti e parrucchieri irregolari sono uno su tre, a Ivrea i carabinieri accertano che un quarantenne, che opera come fisioterapista, in realtà non è un medico, ma un musicista. A Ravenna un falso psicologo segue una settantina di pazienti e si fa pubblicità su internet, tariffario compreso. Grazie a minori costi, gli abusivi falsano la concorrenza. Prosperano e insieme a loro prosperano il lavoro nero e l’evasione fiscale.
Falsi venditori e parcheggiatori sono sempre più al centro di episodi di violenza. A loro guarda la grande criminalità. Nelle costruzioni l’abusivismo è sempre più sfacciato, come dimostrano la deviazione del torrente Modica-Scicli e i mille metri di porto a Ostia rigorosamente illegali. Né l’arte né i santi si salvano: al Circo Massimo è stata installata una scultura di tre metri per tre, del tutto illegalmente, mentre sulla scogliera di Serapo, la spiaggia di Gaeta, è stata cementata abusivamente una statua della Madonna.
Perché l’Italia è una lunga lista di irregolarità fai da te, che fa sorridere ma anche no.