Marco-Polillo-Villa-Tre-Pini-Spazio5

Zottìa, uomo d’altri tempi e poliziotto di prim’ordine, protagonista anche di “Villa Tre Pini” (Rizzoli), il quarto giallo di.Marco Polillo, intervistato dai Roberto Ippolito nella cornice di Spazio5.

In basso l’articolo di AgrPress pubblicato da  Luigi Paolicelli http://www.agrpress.it/w2/editoria/storie-di-sangue-segreti-e-amore-nel-nuovo-giallo-di-polillo-1878

La galleria di foto delle’vento visibile qui http://www.agrpress.it/w2/foto/2013/20130117-marco-polillo-presenta-villa-tre-pini-a-spazio5/marco-polillo-villa-tre-pini-spazio5-01-14414.html

 

 

La verità che non appare più come tale. Villa Tre Pini (Rizzoli), quarto romanzo scritto da Marco Polillo, riesce a sfumare ed intrecciare alcuni eventi e vicende che coinvolgono i personaggi al punto tale da sfocare la percezione oggettiva in una trama avvincente e ricca di introspezione, che sfuma i contorni dei fatti accaduti. Nella cornice di Spazio5, in via Crescenzio 99/d a Roma, l’autore e editore, è stato al centro di una presentazione dinamica, all’insegna della piacevole conversazione con Roberto Ippolito, giornalista e scrittore, e con il pubblico presente. Il tutto sotto l’attenta coordinazione del padrone di casa, Maurizio Riccardi, animatore delle serate di Spazio 5.
Durante la presentazione, l’autore ha quindi approfondito la meccanica dietro la creazione dei propri romanzi, sottolineamndo come rivestano un ruolo fondamentale i luoghi di ambientazione dei propri libri: verso i quali ha ammesso una particolare predilezione. Elemento che lo spinge quindi ad inserire particolari decisamente connotativi e del tutto riscontrabili nella realtà. Polillo, con molta linearità e chiarezza ha poi fornito una serie di dettagli importanti sulla trama del suo nuovo romanzo: un giallo dall’impostazione classica, che si rifà alla migliore tradizione anglosassone che pone l’investigatore al centro di una rosa di sospettati apparentemente del tutto estranei l’uno all’altro, nascondendo scomodi legami, inconfessabili segreti, e oscure verità nel profondo; dimostrandosi un abile conoscitore della natura umana. Ippolito, ha osservato inoltre come tutti i personaggi, senza nessuna eccezione, nemmeno per il protagonista il vice commissario Enea Zottìa, siano tutti contraddistindi da un qualcosa che li rende insoddisfatti, quasi non fossero riusciti a compiersi in maniera completa e appagante.
Polillo ha spiegato che l’essenza della verosimiglianza dei personaggi risiede soprattutto in questa loro intrinseca incompiutezza, che dona loro quel tratto di innegabile umanità che consente al lettore di “adottarli” e dunque addentrarsi in una storia più ampia e vasta: quella delle loro singole vite. Villa Tre Pini infatti, non serve una trama esclusivamente poliziesca, ma concilia anche le storie dei personaggi intrecciandone i sentimenti, le aspettative, le speranze e le delusioni: creando un affresco completo e assolutamente realistico.
Una storia che vede il vice commissario Enea Zottìa alle prese non soltanto con un omicidio, ma soprattutto con la sua complessa situazione sentimentale: perennemente e disperatamente innamorato di una donna con la quale non riesce a definire una relazione stabile.
Una presentazione che ha restituito ai partecipanti un autore spigliato, disponibile e assolutamente entusiasta, e che non ha mancato di affascinare il pubblico presente instillando il desiderio di sciogliere il mistero di Villa Tre Pini.
L’evento è stato realizzato anche con la collaborazione della libreria Il Seme, in via Monte Zebio 3.

 


 

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