Roberto Ippolito 'Delitto Neruda' Chiarelettere recensione Nicola Bottiglieri 'Succede Oggi' 20 maggio 2020

Nicola Bottiglieri, docente di Letteratura ispanoamericana a Cassino e autore di “Le case di Neruda” pubblicato da Mursia, afferma che “Delitto Neruda”, pubblicato da Chiarelettere, è un “minuzioso lavoro di intarsio” che “illumina le frettolose bugie del verdetto ufficiale” secondo cui la morte sarebbe avvenuta a causa del cancro alla prostata.

Su “Succede Oggi”, testata diretta da Nicola Fano animata da un collettivo culturale indipendente, Bottiglieri approfondisce e analizza il libro definito una “lunga, dettagliata e frenetica inchiesta”. E sostiene poi che tuttavia non è solo un’inchiesta “ben fatta su un omicidio di Stato”, ma anche “il riconoscimento della statura morale di quell’uomo straordinario” capace di conquistare “il mondo con la forza della sua poesia”. Inoltre rappresenta “anche la constatazione di quel rapporto misterioso fra Neruda ed il suo popolo che non è mai morto e che ancora oggi vive nei numerosi film, libri, studi, articoli di giornali e perfino gite turistiche che si fanno nelle sue case oramai trasformate in musei”.

Bottiglieri fa notare che “la morte di Neruda grida ancora il suo mistero” e, con un attento esame dei fatti ricostruiti pagina dopo pagina, aggiunge: “Neruda fu ucciso a causa della sua poesia, della militanza politica, del prestigio mondiale acquisito con il conferimento del premio Nobel nel 1971, a causa delle traduzioni delle sue poesie nel mondo”. Insomma, da profondo conoscitore della letteratura ispanoamericana, osserva che “Delitto Neruda” è un libro così importante per la verità che “forse darà pace definitiva a Pablo Neruda”.