premio roma
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In Campidoglio, nella sala Pietro da Cortona con le straordinarie opere dell’arte barocca, “Ignoranti” va all’attacco. Il libro di Roberto Ippolito, pubblicato da Chiarelettere, è stato scelto nella cinquina del Premio Roma (a sinistra il logo) che si contende la vittoria per la saggistica. La sfida è lanciata.

Con il presidente del Premio Aldo Milesi, la giuria presieduta da Sergio Campailla ha annunciato i titoli in gara per le tre sezioni: narrativa straniera e italiana, oltre la saggistica. Per quest’ultima un nome di rilievo è quello di Ferdinando Imposimato, autore di “La Repubblica delle stragi impunite” edito da Newton Compton.

Hanno inoltre superato la selezione di un’edizione con un numero record di partecipanti Francesco Barbagallo “La questione italiana. Il Nord e il Sud dal 1860 a oggi” (Laterza), Andrea Kerbaker “Lo scaffale infinito” (Ponte alle Grazie) e Rosario Villari “Un sogno di libertà” (Mondadori).

Campailla ha osservato che “Ignoranti” è un volume di denuncia, sostenendo che “i libri di Ippolito sono invidiabili”. Illustrandone il contenuto di “Ignoranti” e quindi il valore, ha spiegato che “gli episodi raccontati sono incredibili”; c’è un “repertorio degli abbagli” che colpisce il lettore e c’è “la consapevolezza dell’ignoranza” di cui soffre la società italiana a cominciare dal “politico che dichiara di non aver letto un libro da venti anni”.

Ippolito all’attacco dunque con le pagine che documentano in modo tragicomico il grave arretramento della cultura e del sapere.

L’assegnazione del Premio Roma avverrà nella serata di venerdì 12 luglio in un altro luogo carico di storia: il teatro romano di Ostia Antica.

Per la narrativa straniera sono in lizza Sergio Alvares “35 morti” (La Nuova Frontiera), Hèlène Lenoir “Corpo estraneo” (Gremese), Pierre – Henri Loys “Piccoli scherzi della morte” (Elliot), Tim Parks “Il sesso è vietato” (Bompiani) e Carlos Ruiz Zafon “Il pirigioniero del cielo” (Mondadori).

La sezione narrativa italiana vede in campo Pupi Avati “La grande invenzione” (Rizzoli), Helga Scheneider “I miei vent’anno ‘Oltre il rogo di Berlino'” (Salani), Marcello Sorgi “Le sconfitte non contano” (Rizzoli), Simona Sparaco “Nessuno sa di noi” (Giunti), Valerio Varesi “Il rivoluzionario” (Frassinelli).  

Sarà inoltre assegnato a Renzo Arbore il premio speciale per la promozione della musica italiana nel mondo.



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