Nell’antica tonnara Florio a Favignana le dediche di “Wilde come se”
Lo stabilimento costruito nell’Ottocento per la conservazione del tonno ha accolto le vicende ottocentesche del romanzo pubblicato da Sem Feltrinelli. Tra le storiche barche della mattanza custodite, con accanto Giuseppe Scorzelli, direttore artistico del FestivalFlorio, sabato 11 ottobre 2025 sono state firmate le copie del libro per soddisfare le richieste arrivate. Questo è accaduto il giorno dopo l’inaugurazione della manifestazione con la presentazione di “Wilde come se” nel giardino dell’Hotel Aegusa.
È stata molto forte l’attenzione per i due protagonisti: un soldato omicida e il drammaturgo di successo; due vite estranee e parallele, poi lo stesso carcere, quello di Reading in seguito alla condanna a morte del primo per l’uccisione della moglie e a due anni di lavori forzati del secondo per “grave indecenza”.
Il libro conduce nei giorni bui della fine dell’era vittoriana, in Inghilterra. A Favignana ha colpito in particolare perché interamente frutto dei risultati di anni di ricerche, compiute in tutte le direzioni a cominciare dai giornali dell’epoca. Fa scoprire Oscar Wilde, come non è mai stato raccontato, e il suo compagno di detenzione, di cui non si sapeva quasi nulla. Un racconto momento per momento con innumerevoli dettagli sorprendenti e choccanti, tutto drammaticamente reale e coinvolgente.
Nella serata di sabato 11 ottobre, il FestivalFlorio ha proposto la degustazione d’autore firmata Cantine Florio e I Veri Sapori Favignanesi. Poi è stato consegnato il Premio Favignana 2025 per il Giornalismo a Mariangela Pira di Sky Tg24. E la chiusura è avvenuta con il concerto del chitarrista Giovanni Baglioni.
