Arrabbiati. Sono proprio arrabbiati. Sono gli artigiani di Modena e della provincia che ce l’hanno con gli abusivi. Perciò la Cna con la sua organizzazione territoriale che li rappresenta ha deciso di discutere del fenomeno invitando a Sassuolo Roberto Ippolito per presentare il suo libro “Abusivi”, pubblicato da Chiarelettere. L’appuntamento è alle 20.30 di martedì 27 gennaio 2015, nella Sala Biasin, con ingresso libero.
Con gli innumerevoli episodi in tutti i campi raccontati nelle pagine di Ippolito e lo scenario ricostruito, si fotografa la situazione con tutte le sue caratteristiche. E si ragiona sulle conseguenze. Annunciando l’incontro, la Cna di Modena mette in evidenza i rischi per i consumatori e le ricadute negative sull’intera società.
Nella locandina dell’evento gli artigiani chiedono: “Sai perché un abusivo costa meno?”, rispondendo: “Perché le sue tasse le paghi tu”. L’incontro di Sassuolo rappresenta dunque un’occasione per guardare in faccia, come dice il sottotitolo del libro, “la realtà che non vediamo” contraddistinta da “genio e sregolatezza degli italiani”: gli innumerevoli casi svelati da Ippolito documentano la capillarità delle violazioni realizzate con una grande creatività utilizzata per fini poco raccomandabili. ”Abusivi” non fa sconti a nessuna zona d’Italia, Emilia Romagna compresa.
Regione già toccata da Ippolito con la presentazione svoltasi a Vignola, nell’ambito del suo “Abusivi” Tour 2015 che sta interessando tutta Italia. Il suo libro inchiesta si è imposto al centro dell’attenzione per la quantità di vicende ricostruite con le quali viene descritto in modo circostanziato un fenomeno finora non indagato in modo approfondito e nella sua effettiva dimensione.
L’abusivismo non guarda in faccia a nessuno. Balla e fa ballare tutta Italia. Panettieri abusivi, macelli abusivi, studi medici abusivi, meccanici abusivi, benzinai abusivi, tassisti senza patente abusivi, perfino morti e mafiosi abusivi. Si resta a bocca aperta leggendo le pagine di Ippolito e la lista infinita di comportamenti illegali e senza scrupoli degli italiani, passati in rassegna e analizzati nella conversazione di martedì 27 gennaio promossa dalla Cna di Modena.
A Forlì e Cesena, estetisti e parrucchieri irregolari sono uno su tre, a Ivrea i carabinieri accertano che un quarantenne, che opera come fisioterapista, in realtà non è un medico, ma un musicista. A Ravenna un falso psicologo segue una settantina di pazienti e si fa pubblicità su internet, tariffario compreso. Grazie a minori costi, gli abusivi non solo falsano la concorrenza. Prosperano e insieme a loro prosperano il lavoro nero e l’evasione fiscale.
Falsi venditori e parcheggiatori sono sempre più al centro di episodi di violenza. A loro guarda la grande criminalità. Nelle costruzioni l’abusivismo è sempre più sfacciato, come dimostrano la deviazione del torrente Modica-Scicli e i mille metri di porto a Ostia rigorosamente illegali.
Né l’arte né i santi si salvano nel libro: al Circo Massimo è stata installata una scultura di tre metri per tre, del tutto illegalmente, mentre sulla scogliera di Serapo, la spiaggia di Gaeta, è stata cementata abusivamente una statua della Madonna. Perché l’Italia è una lunga lista di irregolarità fai da te, che fa sorridere ma anche no.
Roberto Ippolito è scrittore e giornalista. Autore dei bestseller “Evasori” (Bompiani), “Il Bel Paese maltrattato” (Bompiani) e “Ignoranti” (Chiarelettere). Organizzatore di eventi culturali, lega il suo nome alla direzione di festival letterari a Cinecittà, al Maxxi a Roma e a Ragusa. Dopo aver curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”, è stato direttore della comunicazione della Confindustria, delle relazioni esterne dell’Università Luiss di Roma e docente di Imprese e concorrenza alla Scuola superiore di giornalismo della stessa Luiss.
Foto Maurizio Riccardi Agr
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