“Cosa accadde nella camera 406” della Clinica Santa María di Santiago del Cile, luogo della morte nel 1973, e gli impedimenti posti sulla strada della verità nell’intervista al “Quotidiano del Sud” con Rita Sanzi: il libro pubblicato da Chiarelettere “tenta di andare oltre l’inchiesta giudiziaria che sta tardando ad arrivare”. Neruda “era un simbolo, il personaggio più popolare nel mondo e più conosciuto, una possibile e prevedibile spina nel fianco per la dittatura”: “nostalgici e negazionisti non vogliono evidentemente” che si giunga alla sentenza sulla reale causa della fine attribuita da certificati falsi al tumore alla prostata. Ma sulla copertina si legge: “Il poeta Premio Nobel ucciso dal golpe di Pinochet”.