“L’0sservatore Romano” del 26 gennaio 2023 parla del libro di Roberto Ippolito “Delitto Neruda” pubblicato da Chiarelettere
“L’0sservatore Romano” del 26 gennaio 2023 parla del libro di Roberto Ippolito “Delitto Neruda” pubblicato da Chiarelettere

“Delitto Neruda” per “L’0sservatore Romano” è un’indagine ricchissima

Il quotidiano del Vaticano parla del libro edito da Chiarelettere facendo sapere per primo che ha ripreso il “cammino l’inchiesta giudiziaria per accertare la causa della morte di Neruda” con la riunione del panel internazionale di sedici scienziati incaricati degli ultimi esami.

Francesca Romana de’ Angelis, nell’articolo “Per mettere fine a una pagina ancora sospesa” nel numero del 26 gennaio, osserva che “sulla pagina tristissima” della fine del poeta “Roberto Ippolito ha scritto «Delitto Neruda» dove, avvalendosi di una ricchissima documentazione, ha raccolto prove e indizi convincenti che fanno pensare, come anticipa il titolo, a una morte non naturale, a un omicidio di Stato”. La fine è avvenuta solo dodici giorni dopo il golpe di Pinochet in Cile nel 1973.

“L’0sservatore Romano” rileva che “non a caso la ricostruzione di Ippolito, che ha il passo rigoroso dell’inchiesta, è stata definita da Rodolfo Reyes, nipote di Neruda e rappresentante legale dei familiari, «un anticipo della verità giudiziaria che in Cile si è voluto nascondere»”.

Per Francesca Romana de’ Angelis il vicino anniversario dei cinquant’anni della morte “forse porterà finalmente luce sulla pagina ancora irrisolta della sua scomparsa”. Significherebbe “condannare ancora una volta e con voce fermissima la violenza di un regime militare, tra i più feroci del nostro travagliato Novecento, che cancellò le speranze e i sogni di un popolo”.

Il giornale vaticano ripropone i contenuti di “Delitto Neruda”: “La cartella clinica è scomparsa il certificato di morte è falso, nessun avviso che le condizioni di salute potessero così rapidamente precipitare e un’iniezione sospetta durante un’assenza della moglie”. Il decesso ha impedito la partenza per il Messico eliminando una “voce potente” dell’opposizione.