nella cultura il perno della ripresa civile e anche economica. Sembra essere questo il percorso indicato dalla Festa nazionale della cultura del Partito democratico promossa a L’Aquila da martedì 5 a domenica 10 luglio 2011. Oltre a essere un gesto di attenzione per la città sofferente per il dramma del terremoto, la scelta dell’Aquila assume un valore simbolico legando la ricostruzione dopo il sisma alla ricostruzione della politica per la cultura.

Con “L’Aquila e i suoi cittadini”, il dipartimento cultura del Partito democratico guidato da Matteo Orfini punta a testimoniare la ricchezza di un paese che vuole esprimersi avvalendosi di ospiti esterni di primo piano. “La cultura per ripartire” è il titolo di un incontro in programma e anche l’idea di fondo. Protagonisti di questo appuntamento la deputata Giovanna Melandri, l’assessore comunale alla cultura Stefania Pezzopane e Roberto Ippolito, autore del libro-denuncia “Il Bel Paese maltrattato”, pubblicato dalla Bompiani. Per l’Italia sicuramente la cultura può essere il motore dello sviluppo: produce oltre 40 miliardi di euro del prodotto interno lordo.

La Festa, inaugurata dal segretario del Pd Pierluigi Bersani, costituisce quindi una reazione al degrado e al calo di risorse che fanno andare a marcia indietro. Accanto agli esponenti politici, come Walter Veltroni impegnato a presentare il suo libro “L’inizio del buio” (Rizzoli) e a Massimo D’Alema, una carrellata di nomi significativi. Per la musica Bandabardò e Marlene Kunz. E due omaggi a Fabrizio De Andrè e, nel trentennale della morte, a Rino Gaetano. Al film di Nanni Moretti “Habemus Papam” affidata la chiusura della manifestazione.

Poi c’è “La manomissione delle parole” ovvero l’ultimo libro, pubblicato dalla Rizzoli, di Gianrico Carofiglio discusso, insieme al vice responsabile vicario del dipartimento cultura Framcesco Verducci, in una conversazione con Roberto Ippolito. Al termine dell’appuntamento con Carofiglio edella presentazione del libro “Volti parole”curato da Antonio Cipriani, con l’intervento di Vincenzo Vita, l’aperitivo ideato dallo chef Alessandro Cecere: fra le delizie proposte il Tortello 150.

La Festa si presenta come una sorta di cantiere. Il workshop di fotografia proposto in collaborazione con Contrasto sul tema del fotogiornalismo; docenti Riccardo Venturi ed Emiliano Mancuso. Il Workshop di scrittura, dedicato alla narrazione breve, porta la firma della Scuola Holden con Marco Lazzarotto. Quello per gli audiviosivi è realizzato dal regista Giuseppe Piccioni .