Roberto Ippolito presenta 'Delitto Neruda' (Chiarelettere) a Sabaudia 27 agosto 2020

A Sabaudia, nel teatro all’aperto di una delle più antiche aree protette italiane, il racconto della vitalità di Pablo Neruda e la sua drammatica fine vengono proposti in un’occasione originale. La presentazione del libro pubblicato da Chiarelettere apre alle 20.30 la cerimonia di assegnazione del “Premio letterario cocomero pontino”, promosso dal Parco nazionale del Circeo, dal Comune e dalla Pro loco di Sabaudia e dalla sezione provinciale Unesco con le cooperative agricole e animato dal produttore Claudio Filosa. Al frutto protagonista del concorso, nel 1957 Neruda ha dedicato un’ode: nei versi si celebra “il più fresco di tutti i pianeti, lo sferico, supremo e celestiale cocomero”, “il frutto della pianta delle sete”, “la balena verde dell’estate”.

La conversazione su “Delitto Neruda” si svolge con Manuela Zennaro, collaboratrice del quotidiano “la Repubblica”, e Gian Luca Campagna, giornalista e scrittore, conduttori della serata. Il libro ricostruisce, con una vasta inchiesta internazionale, le cause della morte di Neruda, ufficialmente dovuta a un cancro alla prostata; sulla copertina si legge: “Il poeta premio Nobel ucciso dal golpe di Pinochet”. Sulla fascetta le parole del nipote Rodolfo Reyes, rappresentante legale dei familiari. “Il mondo deve sapere la verità sulla morte di mio zio Pablo”. Una quota del ricavato della vendita delle copie, con la collaborazione della libreria Mazzali, viene devoluto alla Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori.

Ed è l’autore del libro a presiedere la giuria del “Premio letterario cocomero pontino”, riservato a inediti e articolato nelle sezioni narrativa, poesia, video e fotografia. Il coordinamento e la segreteria sono affidati alla professoressa Lillina Olleia. L’iniziativa mira a valorizzare il cocomero pontino, che attende il riconoscimento del marchio europeo Igp, l’indicazione geografica protetta. La provincia di Latina ha una posizione da primato, con 400 imprenditori, la produzione media di 700 angurie a ettaro e una forte esportazione.

La cavea del Parco è in Via Carlo Alberto, a Sabaudia.