Maxxi Roberto Ippolito curatore Nel baule 10 luglio 2014 1 foto Claudio Panunzi
Maxxi Roberto Ippolito curatore Nel baule 10 luglio 2014 1 foto Claudio Panunzi

La contraddizione è apparente. “Questo è il luogo del futuro e io sono infilato ‘Nel baule’ proprio qui” riconosce lo scrittore e giornalista Roberto Ippolito (prima foto © Claudio Panunzi). “Nel baule” è l’evento creato da lui con il quale i protagonisti della cultura raccontano se stessi attraverso i loro libri contenenti i ricordi professionali e personali. Il luogo è il Maxxi, ovvero il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, in via Reni 4a a Roma. “Guardiamo indietro ma facendolo possiamo capire come stanno nascendo le prossime tappe di ognuno” aggiunge Ippolito.

Giovedì 17 luglio partecipa Dacia Maraini. Il suo è il secondo appuntamento, dopo l’inaugurazione il 10 luglio con Gianni Berengo Gardin (nella seconda foto impegnato a riprendere Ippolito nel baule). Poi giovedì 17 è la volta di Dacia Maraini. Seguita da Lina Wertmuller (il 24) e Chiara Valerio (il 31). Quindi Ferdinando Scianna (18 settembre), Pupi Avati (25), Filippo La Porta (8 ottobre) e Gianrico e Francesco Carofiglio (9). Tutti gli incontri sono alle 19.00 a ingresso libero.

Da una grande cassa da viaggio con il coperchio, comprata a pochi euro da un rivenditore di roba vecchia e collocata nella piazza dell’istituzione artistica d’avanguardia di cui è presidente Giovanna Melandri, vengono tirate fuori delle pagine con episodi e situazioni del passato lette da attori o dagli stessi partecipanti. I brani si alternano con il dialogo condotto da Ippolito che pesca nelle storie di ognuno i fatti e le emozioni che hanno segnato il cammino. E che sono la premessa delle prossime tappe… il futuro appunto. Il palco è ricavato dentro una grande parete di legno, l’installazione “8 e mezzo” ideata da Orizzontale e vincitrice della gara internazionale Yap fra architetti under 35.

Dacia Maraini ripercorre la propria infanzia, i suoi affetti ma anche quello che accadeva intorno a lei, come gli omicidi della mafia, gli scempi del cemento o il potere maschile, con “Bagheria”, che fu pubblicato nel 1993 con Rizzoli e che rappresenta una tappa importante del suo cammino letterario. Le letture sono di Olga Pultrone.

I ricordi di Berengo Gardin sono tratti da “Il libro dei libri” che ha appena visto la luce con Contrasto. Per lui le letture sono state di Silvia Siravo. Lina Wertmuller ricostruisce le proprie vicende con “Tutto a posto e niente in ordine” (Mondadori) di cui legge delle parti Nicoletta Della Corte. Chiara Valerio guarda indietro facendo leva su “Spiaggia libera tutti” (Laterza) di cui fa ascoltare lei stessa alcuni brani.

Ferdinando Scianna partecipa con “Visti & scritti” (Contrasto). Pupi Avati con “La grande invenzione. Un’autobiografia” (Rizzoli), Filippo La Porta con “Roma è una bugia” (Laterza) e Gianrico e Francesco Carofiglio con ”La casa nel bosco” (Rizzoli).

Roberto Ippolito, scrittore e giornalista, ha conosciuto un nuovo successo con “Ignoranti”, pubblicato da Chiarelettere, dopo i bestseller “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato”, entrambi editi da Bompiani. Organizzatore di eventi culturali, è il direttore editoriale del festival letterario di Ragusa “A tutto volume” e di “Libri al centro”, il primo evento di una settimana mai realizzato in un centro commerciale, Cinecittàdue a Roma. Ha curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”. E’ stato direttore della comunicazione della Confindustria e delle relazioni esterne della Luiss, dove ha insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.






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