Nella rubrica di anticipazioni su “Leggere:tutti”: Fulvio Abbate, capovolgendo la canzone-inno di Francesco De Gregori, uscirà a febbraio con “Abbasso l’Italia”. Il premio Nobel giapponese Kenzaburō Ōe combatterà una lunga crisi di ispirazione. Shifra Horn proporrà gatti di tutte le razze.

Qui sotto il testo della rubrica di Roberto Ippolito “In pentola” sul numero di ottobre 2019 del mensile “Leggere:tutti” 

 

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IN PENTOLA

Pomella vulcanico

Todorov equlibrato

Fulvio Abbate, capovolgendo la canzone-inno di Francesco De Gregori, uscirà a febbraio con “Abbasso l’Italia”. Il premio Nobel giapponese Kenzaburō Ōe combatterà una lunga crisi di ispirazione. Shifra Horn proporrà gatti di tutte le razze

SHIFRA HORN PROPORRÀ

GATTI DI TUTTE LE RAZZE

 

ROBERTO IPPOLITO

Che lui sia “L’uomo che trema” non ci sono dubbi, stando al titolo del suo ultimo libro. Tuttavia Andrea Pomella adesso appare tutt’altro che incerto. Anzi si diverte a seminare incertezza per la sua nuova creatura attesa verso l’inizio del 2020, garantendo la mancanza di decisioni per il titolo, la copertina e la data esatta di uscita. “C’è però il magma già intero fatto di parole in via di raffreddamento”: si rifugia in questa frase criptica per sintetizzare lo stato dell’arte. Che tuttavia può essere interpretata. Con il paragone vulcanico, Pomella svela che la massa incandescente c’è: il magma intero vuol dire che la scrittura è completata. E le parole sono in via di raffreddamento poiché sono sottoposte all’editing, la normale fase di correzione e l’eventuale perfezionamento del testo. L’editore è Einaudi, come per il precedente.

Chi è abituato ai toni bollenti è Fulvio Abbate. Che ha già scelto, a modo suo, il titolo del prossimo lavoro annunciato per il 26 febbraio 2020 con Bompiani: “Abbasso l’Italia”. In pratica si tratta dichiaratamente dell’opposto della canzone-inno di Francesco De Gregori “Viva L’Italia” di quaranta anni fa (lanciata nell’ottobre 1979). Fulvio Abbate la capovolgerà: invece di elogiare pregi e difetti degli italiani, capaci di superare tragedie e tensioni grazie alla capacità di resistere, partirà all’attacco con “uno sfogo sentimentale e personale ma anche un affresco” dell’Italia di oggi e dell’Italia recente. 

Per chi vuole approfondire la complessità del mondo contemporaneo e ragionarci sopra arriveranno le analisi postume di Tzvetan Todorov, il filosofo bulgaro vissuto in Francia. Todorov vi stava lavorando quando è morto il 7 febbraio 2017. Nelle pagine di “I libri e la vita”, portato da Garzanti sugli scaffali a fine ottobre, ci sarà tutto Todorov ovvero ci sarà di tutto, data la grande varietà dei suoi interessi. Il volume toccherà la pittura di Francisco Goya, la musica di Giuseppe Verdi, il pensiero di Claude Levi-Strauss, la letteratura di Milan Kundera, la storia e la geopolitica, l’identità nazionale e l’Europa, la morale e le scienze umane. Una raccolta che offrirà un contributo all’equilibrio di ogni cittadino.

Quasi in simultanea Garzanti proporrà anche “La profondità dell’acqua”, romanzo del giapponese Kenzaburō Ōe, vincitore del Premio Nobel nel 1994. Il punto di partenza sarà il sogno che tormenta uno scrittore da quando suo padre alcuni anni prima è misteriosamente annegato nel fiume Yoshino: la tempesta imperversa sulle sue acque ma la luna illumina la figura di un uomo inghiottito dalle onde. Il protagonista combatterà la crisi d’ispirazione durata troppo a lungo. Il ritorno nella valle natale dello Shikoku e una valigia con i documenti del padre non basteranno per mettere ordine dentro di sé. Le cose potranno cambiare in seguito all’imprevisto incontro con un’aspirante attrice a sua svolta in sofferenza con profonde ferite nascoste e mai rimarginate.

Non saranno gli umani che la scrittrice israeliana Shifra Horn proporrà. Ma Zelda, micia tricolore, Neko-chan, gatta giapponese priva di coda, Sheeshee himalaiano con gli occhi blu, Zizi, randagia nera come il carbone, Levana, incollata ai documentari tv: cioè “Gatti” di tante razze e di tanti paesi che daranno il titolo al libro che Fazi pubblicherà. Shifra Horn, che ne ha avuti tanti sin da piccola, combinerà diario e racconto. Ma nelle sue storie ci saranno anche pappagalli chiassosi, cani pasticcioni, topi impavidi, formiche intraprendenti. Però soltanto come comparse.