Nella rubrica di anticipazioni su “Leggere:tutti”: la prima andrà in una valle delle prealpi friulane, la seconda sarà in Italia, Greta Thunberg uscirà in anticipo per il clima, Franco Faggiani inseguirà il maratoneta e Bruno Gambarotta ricostruirà il ponte (Libri Longanesi, Einaudi, Mondadori, Fazi, Manni)

Qui sotto il testo della rubrica di Roberto Ippolito “In pentola” sul numero di aprile 2019 del mensile “Leggere:tutti” 

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IN PENTOLA

Ilaria Tuti dormiente

Ibrahimi sentimentale

La prima porterà l’ispettrice Teresa Battaglia in una valle delle prealpi friulane. La seconda farà svolgere in Italia il futuro romanzo. La sedicenne Greta Thunberg uscirà in anticipo per il clima

FAGGIANI INSEGUIRÀ IL MARATONETA

GAMBAROTTA RICOSTRUIRÀ IL PONTE

ROBERTO IPPOLITO

La morte su cui deve indagare la costringerà a voltarsi indietro, molto indietro: ai tempi della prima guerra mondiale. Ma l’ispettrice Teresa Battaglia è prontissima a guardare avanti. A maggio la protagonista determinata e fragile del libro boom d’esordio nel 2018 di Ilaria Tuti “Fiori sopra l’inferno” tornerà con una nuova storia. Per la quale Ilaria Tuti ha scelto il titolo “Ninfa dormiente”, sempre con il marchio Longanesi. L’ambientazione sarà in una valle delle prealpi friulane, con tanta fantasia, riferimenti reali e un giovane collaboratore arrivato direttamente dalla scuola di polizia.

La ninfa non sarà la sola a essere dormiente. Anche un maratoneta si farà notare per il sonno. La storia vera del giapponese Shizo Kanakuri, diventato leggenda per essersi addormentato durante la gara delle Olimpiadi di Stoccolma del 1912, sarà proposta da Franco Faggiani con “Il guardiano della collina dei ciliegi”, pubblicato da Fazi. E cosa si scoprirà, oltre al traguardo tagliato un’infinità dopo con il tempo record di 54 anni, 8 mesi, 6 giorni, 5 ore, 32 minuti, 20 secondi e 3 decimi? Per saperlo bisognerà andare con Faggiani che inseguirà Shizo Kanakuri “nella solitudine dei boschi sacri”.

Per la prima volta sarà l’Italia il terreno sul quale Anilda Ibrahimi muoverà i personaggi con il prossimo romanzo al quale sta lavorando. La scrittrice di casa Einaudi metterà a fuoco, pagina dopo pagina, due donne cresciute nello stesso modo, cioè prive di educazione sentimentale durante il regime comunista in Albania. Una nel ruolo di moglie, l’altra nel ruolo di amante avranno però comportamenti diversi. E quale sorte avrà l’uomo, contemporaneamente marito e amante? “Farà una comparsata senza spessore” si sbilancia Anilda Ibrahimi incurante di lui.

Da anni e anni, prima ancora della tragedia del ponte Morandi di Genova, Bruno Gambarotta era colpito da un altro ponte crollato: quello di Moncalieri, alle porte di Torino, nove morti il 31 maggio 1939, appena due settimane dopo il passaggio del duce Benito Mussolini. Partito da “scheletriche notizie rintracciate nei registri comunali”, Gambarotta ha ricostruito tutto anche nei minimi dettagli. Tra aspetti drammatici e grotteschi, beghe burocratiche del fascismo e scarico di responsabilità dal prefetto al federale, farà anche parlare le vittime: passati 80 anni esatti uscirà il suo “Ero io su quel ponte” con Manni.

E sarà una sedicenne, la svedese Greta Thunberg, ad ammonire tutti per le condizioni della Terra: “Quando avrò 75 anni, nel 2078, come spiegherò ai miei nipoti quello che avete fatto al pianeta?”. Lo farà con il libro “La nostra casa è in fiamme” di cui Mondadori anticipa l’uscita. «Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza» è la convinzione di Greta Thunberg che ha provocato lo sciopero della scuola per il clima manifestando da sola con un cartello in mano a quindici anni davanti al parlamento svedese e ha scosso i governanti di tutto il mondo intervenendo a dicembre alla conferenza di Katowice.