Maxxi invito Gianni Berengo Gardin Nel baule curato da Roberto Ippolito 10 luglio 2014
Maxxi invito Gianni Berengo Gardin Nel baule curato da Roberto Ippolito 10 luglio 2014

Episodi, idee, affetti di oltre cinquanta anni di carriera presi “Nel baule” e tirati fuori al Maxxi. Ed ecco susseguirsi i ricordi di Gianni Berengo Gardin. È il maestro della fotografia a inaugurare alle 19.00 di giovedì 10 luglio 2014, nel museo nazionale delle arti del XXI secolo, in va Guido Reni 4a a Roma, la rassegna intitolata appunto “Nel baule” ideata e curata dallo scrittore e giornalista Roberto Ippolito. Vi partecipano i protagonisti della cultura, con ingresso libero. Letture di Giuseppe Pestillo e Silvia Siravo.

Attraverso le pagine di “Il libro dei libri”, pubblicato da Contrasto, Berengo Gardin ripercorre al Maxxi il proprio cammino e anche la sua vita privata. Con il suo sguardo personale scorrono anche gli scenari sociali e politici dei diversi momenti chiave.

I ricordi vengono fatti mettere in piazza da Ippolito nel verso senso dell’espressione: la piazza è lo spazio esterno del museo con l’installazione “8 e mezzo”, il muro di luci con sfere di plastica riciclata, opera del collettivo Orizzontale, vincitore della gara internazionale Yap per archietteti under 35. La parete fa da palcoscenico. L’atmosfera è familiare, con due poltrone e… naturalmente un baule.

L’evento caratterizza l’estate 2014 del Maxxi, arrivando fino alle prime settimane dell’autunno. Dopo l’inaugurazione con Gianni Berengo Gardin, Ippolito propone, sempre alle 19.00: giovedì 17 luglio Dacia Maraini (“Bagheria”, Rizzoli), giovedì 24 luglio Lina Wertmuller (“Tutto a posto e niente in ordine”, Mondadori), giovedì 31 luglio Chiara Valerio (“Spiaggia libera tutti”, Laterza). Poi giovedì 18 settembre Ferdinando Scianna (“Visti & scritti”, Contrasto), 25 settembre Pupi Avati (“La grande invenzione. Un’autobiografia”, Rizzoli), 8 ottobre Filippo La Porta (“Roma è una bugia”, Laterza), 9 ottobre Gianrico e Francesco Carofiglio (“La casa nel bosco”, Rizzoli). Di volta in volta gli stessi autori o alcuni attori leggono pagine scelte.

“Il libro dei libri”, curato da Bruno Carbone con un testo di Peter Galassi, presenta un’ampia scelta della produzione editoriale di Berengo Gardin. Oltre 250 volumi: un patrimonio unico di immagini, voci, sguardi, visioni. I libri realizzati, dal primo, “Biagio Rossetti Architetto ferrarese” (1960), fino all’ultimo, “Storie di un fotografo” (2013), testimoniano la passione dell’autore per la fotografia e il suo amore per i libri, questi strani oggetti in grado di racchiudere storie, suscitare dibattiti, indicare strade da percorrere.

Grazie a “Nel baule” che ha come sottotiolo “Ricordi e autobiografie”, il passato è tutto da scoprire. Osserva Ippolito: “Al Maxxi, luogo principe dell’avanguardia internazionale, ci fermiamo prendendo nel baule pagine che raccontano vicende private e il cammino compiuto da figure di spicco della cultura. Può apparire paradossale lo sguardo rivolto all’indietro proprio qui, ma in realtà vengono svelate le radici dei risultati di ognuno e quindi anche dei prossimi passi”.

I libri irrompono pertanto al Maxxi che, afferma il presidente Giovanna Melandri, “è una piattaforma aperta a tutti i linguaggi della contemporaneità: dal 10 luglio la lettura anima la piazza del museo offerta alla cultura”.

Bruno Carbone ha curato la selezione dei libri di Berengo Gardin con passione e puntualità, registrando uno dopo l’altro, il fiore della produzione editoriale del grande maestro della fotografia. Ogni titolo ha una scheda tecnica, spesso doppie pagine per mostrare le immagini scelte e l’impaginazione e, quando possibile, una citazione d’autore o un commento per contestualizzare la pubblicazione, ricordarne l’uscita, riportarne alla mente il significato.

Apprendere cosa c’è dentro “Il libro dei libri” equivale allora a seguire Gianni Berengo Gardin nella sua avventura prediletta, quella di realizzare fotografie che possano finire in un libro e a scoprire, titolo dopo titolo, quanto questi volumi siano la testimonianza più viva della nostra storia recente, del nostro modo di pensare a noi stessi e alla fotografia.

I tanti volumi fotografici realizzati da Berengo Gardin raccontano anche il nostro tempo, il gusto editoriale che cambia e si evolve, il design che trova nuove strade; raccontano gli incontri, tanti e importanti, avuti con intellettuali e scrittori che hanno scritto per lui e di lui, (Mario Soldati, Cesare Zavattini, Federico Zeri, Renzo Piano, Giorgio Bassani e molti altri) e gli incontri con colleghi fotografi con cui, spesso, ha condiviso l’avventura di un libro fotografico da realizzare come una nave da ormeggiare in porto dopo una lunga traversata in pieno oceano. “Il libro dei libri” contiene questo prezioso patrimonio di titoli, copertine, immagini, voci.

A “Nel baule”, i luoghi dove i protagonisti sono cresciuti o con i quali hanno legami forti hanno una parte rilevante: Sasso Marconi e Bologna per Pupi Avati, Scauri per Chiara Valerio, Roma per Filippo La Porta. Ci sono le relazioni tra fratelli, come accade con Gianrico e Francesco Carofiglio, ma anche i ritratti derivanti dagli incontri avuti da Ferdinando Scianna. Insomma “Tutto a posto e niente in ordine” come dice Lina Wertmuller.

Roberto Ippolito, scrittore e giornalista, ha conosciuto un nuovo successo con “Ignoranti”, pubblicato da Chiarelettere, dopo i bestseller “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato”, entrambi editi da Bompiani. Organizzatore di eventi culturali, è il direttore editoriale del festival letterario di Ragusa “A tutto volume” e di “Libri al centro”, il primo evento di una settimana mai realizzato in un centro commerciale, Cinecittàdue a Roma. Ha curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa“. E’ stato direttore della comunicazione della Confindustria e delle relazioni esterne della Luiss, dove ha insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.

Foto di Maurizio Riccardi Agr






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