Roberto Ippolito Delitto Neruda Chiarelettere recensione Nadia Terranova Il Foglio 12 giugno 2020

“Il golpe che uccise la libertà in Cile e la morte poco accidentale di un poeta” è il titolo della recensione della scrittrice per “Il Foglio”. Sul quotidiano Nadia Terranova definisce “inquietante” la ricostruzione contenuta nel libro pubblicato da Chiarelettere. Parla dei “documenti occultati” fatti conoscere pagina dopo pagina e di “tutte le prove raccolte” sulla fine ufficialmente attribuita a “un cancro alla prostata, ma la cartella clinica è scomparsa”. Poi Nadia Terranova osserva che “i capitoli hanno tutti un nome poetico, cominciano con <Quando…>: quando i libri vengono bruciati, quando un autista è detenuto per motivi politici, quando le foto smentiscono il certificato”. E commenta: “Soprattutto, però, c’è il finale, <Quando la speranza continua a vivere di fronte alle onde dell’oceano ogni giorno>, è lì che Ippolito si ferma dopo aver attraversato tutte le strade più nascoste e dopo aver raccolto tutti gli indizi che poteva raccogliere. Di fronte a quel mare, nella casa di Isla Negra, non ci sono solo i resti terreni di Neruda, ma anche la speranza frustrata di una giustizia possibile”.