Roberto Ippolito, ideatore degli Incontri letterari nell’ambito della ventunesima edizione di Notti di cinema a Piazza Vittorio a Roma, e Paolo Di Paolo, autore di “Svegliarsi negli anni Venti” pubblicato da Mondadori
Roberto Ippolito e Paolo Di Paolo – foto di archivio festival Salerno Letteratura

Paolo Di Paolo va avanti e indietro nel tempo con me a Piazza Vittorio giovedì 5 agosto

Alle 19.30 conversazione sul suo libro “Svegliarsi negli anni Venti”, pubblicato da Mondadori. Incontri letterari nell’ambito della ventunesima edizione di Notti di cinema a Piazza Vittorio. Ingresso libero. Al termine nell’arena il film “In the Mood for Love”

Le promesse, le paure, i sogni e gli incubi di un secolo fa e del mondo cento anni dopo. Li mette a fuoco Paolo Di Paolo che presenta il suo libro “Svegliarsi negli anni Venti”, pubblicato da Mondadori, conversando con Roberto Ippolito, ideatore di Libri a Piazza Vittorio nell’ambito della ventunesima edizione di Notti di cinema a Piazza Vittorio, cuore della Roma multietnica e multiculturale. L’appuntamento a ingresso libero è alle 19.30 di giovedì 5 agosto 2021, con la collaborazione della libreria Rotondi.

Al termine nell’arena, per la manifestazione organizzata dall’Anec Lazio, l’Associazione degli esercenti del cinema, è in cartellone “In the Mood for Love”, il film di Wong Kar-wai con Tony Leung, premiato come migliore attore al festival di Cannes.

Il risveglio negli anni Venti annunciato dal titolo del libro è sia quello di chi ha vissuto la decade del secolo scorso sia di chi vive la decade attuale cento anni dopo. Paolo Di Paolo compie un’operazione molto originale, con un parallelismo fra le tendenze e le aspettative dei due differenti periodi. Tanto che lui stesso definisce il suo lavoro “uno spericolato tunnel da epoca a epoca”.

Nel dialogo con Roberto Ippolito si salta dunque ripetutamente da un secolo all’altro. Andando avanti e indietro nel tempo vengono chiamati in causa Thomas Mann, Greta Thunberg e Claude Monet. Ma anche Javier Cercas, Virginia Woolf e Dave Eggers. O Bertolt Brecht e i Baustelle. La comparazione ieri-oggi avviene, infatti, soprattutto con il ricorso al pensiero e al modo di essere di scrittori, artisti, pensatori, persone che segnano il proprio tempo.

Piazza Vittorio appare come il luogo ideale per una riflessione comune. Un secolo fa, lasciata alle spalle la grande guerra e anche una grande epidemia, il mondo era festoso, ignaro delle nubi all’orizzonte. Cento anni dopo, scrive Paolo Di Paolo, bisogna fare i conti con “parole come identitarismo, sovranismo, nazionalismo”. Ma ora c’è l’Europa e ci può essere sempre più.

Paolo Di Paolo è autore, fra l’altro, dei romanzi “Dove eravate tutti” (vincitore del Premio Mondello), “Mandami tanta vita” (finalista del Premio Strega nel 2013) e “Lontano dagli occhi” (vincitore nel 2019 del Premio Viareggio-Rèpaci), tutti e tre pubblicati da Feltrinelli. Ha scritto libri per bambini, fra cui “La mucca volante” (Bompiani, finalista del Premio Strega Ragazze e Ragazzi), testi teatrali e saggi come “Vite che sono la tua. Il bello dei romanzi in 27 storie” (Laterza). Collabora con la Repubblica” e conduce su Rai Radio3 “La lingua batte”. Conduce dal 2006 le “Lezioni di Storia” all’Auditorium Parco della Musica di Roma. È direttore artistico del festival Salerno Letteratura.

Roberto Ippolito è scrittore, giornalista e organizzatore culturale. Autore di libri d’inchiesta best seller sulla legalità e sulla cultura. L’ultimo è “Delitto Neruda” (Chiarelettere) con le rivelazioni sulla morte del poeta. Fra i precedenti “Ignoranti” e “Abusivi” (Chiarelettere), “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato” (Bompiani). Conoscitore del mondo letterario, dà vita a eventi che portano la cultura fra la gente nei luoghi più vari: centri commerciali, mondiali di nuoto, navi, aeroporti, pullman, scuole, musei, siti Unesco, parchi. Ha curato a lungo l’economia per “La Stampa”, è stato direttore comunicazione Confindustria e relazioni Luiss di Roma dove ha insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.