Alla libreria Nuova Europa I Granai di Roma nel giorno dell’uscita dell’edizione accresciuta con Feltrinelli

(Comunicato stampa) Correva l’anno 2002. Esplode “La Mennulara”. Romanzo che fa conoscere al mondo Simonetta Agnello Horby e che la fa amare. Innumerevoli anni dopo la scrittrice ritrova i capitoli persi a causa di un cambiamento di computer e perciò mai consegnati all’editore Feltrinelli. Alle 18.00 di giovedì 7 febbraio 2019 Roberto Ippolito, autore di libri d’inchiesta e organizzatore di eventi culturali, festeggia l’Agnello Hornby nel giorno dell’uscita della nuova edizione rivista e accresciuta nella libreria Nuova Europa I Granai, Via Mario Rigamonti 100 Roma.

“La Mennulara”, chiamata così perché raccoglitrice di mandorle da piccola, una vita come domestica della famiglia Alfallipe ma sorprendentemente anche oculata amministratrice del suo patrimonio, è ora più sensuale. E l’atmosfera e gli agganci della società siciliana dei primi anni sessanta hanno ancora più risalto.

Con Ippolito si scandaglia nelle vicende di un personaggio di cui tutti ne parlano pagina dopo pagina, odiandola o esprimendo gratitudine nei suoi confronti, maledicendola o ammirandola. Comunque stiano le cose, un fatto è certi: giovedì 7 febbraio si festeggia “La Mennullara” con l’abito appena cucito per lei.

La spirale di commenti, successivi alla morte, sulla buona o mala condotta della protagonista, vero motore della narrazione, con questa nuova edizione del best seller di Simonetta Agnello Hornby si avvale di alcune voci in più, a sostegno della complessità psicologica sua e della società in cui agisce.

La conversazione in programma nella libreria Nuova Europa I Granai insieme a Roberto Ippolito, propone pertanto una grande storia siciliana oggi ancora più ricca di fascino e dettagli.

Simonetta Agnello Hornby, nata a Palermo, è cittadina italiana e britannica: vive a Londra dal 1972 dove ha svolto la professione di avvocato dei minori. Tra i suoi libri con Feltrinelli “Il veleno dell’oleandro”, “Caffè amaro” e “Nessuno può volare”. Da quest’ultimo è stato ricavano il docu-film omonimo con il figlio George per laeffe. Con Sellerio è uscito “Un filo d’olio”. Nel 2016 il presidente della Repubblica le ha conferito l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di Grande Ufficiale.

Roberto Ippolito ha firmato “Eurosprechi” dopo “Ignoranti” e “Abusivi” con Chiarelettere. In precedenza “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato” editi da Bompiani e prima ancora ha pubblicato con Laterza. Porta la cultura nei luoghi più vari, ideando eventi nei centri commerciali come nei musei, allestendo giri in pullman o individuando strade particolari. Ha curato l’economia per il quotidiano “La Stampa” e diretto la comunicazione della Confindustria e le relazioni esterne dell’università Luiss dove è stato docente alla Scuola superiore di giornalismo.