Innumerevoli casi, con tutti i dettagli e tutti gli importi: Roberto Ippolito porta “Eurosprechi” a non finire al “Tg3 Linea Notte” alle 24.00 di giovedì 6 ottobre 2016, condotto da Maurizio Mannoni. “Eurosprechi” è il titolo del libro appena uscito pubblicato da Chiarelettere, che fa le pulci all’Unione Europea ricostruendo una situazione allarmante.

Ippolito, infatti, fa venire alla luce e rende di dominio pubblico sprechi miliardari spaventosi delle istituzioni comuni: autostrade con poche auto dopo gli investimenti, aeroporti costruiti e poi deserti, tonno pagato sei volte di più, dipendenti gratificati da un’indennità extra anche se malati, proliferazione degli enti perfino con nomi simili, un immobile su cinque posseduto nel mondo non adoperato. I soli errori inficiano il 4,4 per cento di tutti i pagamenti.

“Eurosprechi” mette nero su bianco che, così com’è, l’Unione non funziona, è un sogno rovinato. Fa rabbia che la casa comune, creata per assicurare una vita migliore ai suoi cittadini, butti via con i soldi se stessa. Dagli episodi raccontati con ricchezza di particolari sorprendenti emerge un’Europa che annaspa nelle piccole convenienze quotidiane con grandi costi. Ci sono sperperi senza fine che nessuno potrebbe mai neanche immaginare. Con un paradosso: il deficit di bilancio balza al 4,8 per cento, molto oltre il tetto di Maastricht.

Chi crede nell’Unione Europea non può chiudere gli occhi, non deve: gli eurosprechi sono troppi e troppo abbondanti. Gli europeisti sono davvero impegnati per togliere pretesti all’azione disgregatrice? L’Unione può superare le resistenze e crescere se, oltre a ritrovare la forza dello slancio ideale e una visione solidale, affronta adeguatamente la questione dei soldi. Gli eurosprechi svelati con il libro di Ippolito sono un macigno sulla strada di chi vuole gridare ancora: viva l’Europa!

Foto Maurizio Riccardi Agr, libreria Nuova Europa I Granai, Roma.