Gran finale a Pontremoli con la conversazione sul mio libro pubblicato da Chiarelettere condotta da Marco Beghini con gli interventi del sindaco Lucia Baracchini e del presidente della Fondazione Città del Libro Gianni Tarantola

La storica Sala dei Sindaci si affaccia su Piazza della Repubblica, cuore del borgo di Pontremoli, teatro del Premio Bancarella. Qui si celebra il gran finale della sessantaseiesima edizione della manifestazione, domenica 22 luglio 2018. E si parla di un’attualità che brucia: i difetti dell’Unione Europea rivelati minuziosamente da Roberto Ippolito con il suo libro “Eurosprechi”, pubblicato da Chiarelettere. Ma, ci tiene a sottolineare Ippolito, parlare “delle cose che non funzionano significa guardare in faccia la realtà e chi crede nell’Europa deve affrontarla per poter riprendere con slancio il cammino comune”.

L’autore dialoga con Marco Beghini, promotore della cultura locale e ideatore del giro gastronomico a tappe di Pontremoli “Tour Day”. L’incontro è aperto dal sindaco Lucia Baracchini che mette in evidenza il grande interesse suscitato da “Eurosprechi”. Le conclusioni sono affidate a Gianni Tarantola, presidente della Fondazione Città del Libro, organizzatrice del Bancarella insieme all’Unione Librai Pontremolesi e all’Unione Librai delle Bancarelle, il quale ricorda il percorso dei libri d’inchiesta di Ippolito.

Il Premio Bancarella si interroga così sulle grande questioni di oggi e sulle possibili evoluzioni. Il libro discusso con Marco Beghini fa venire alla luce e rende di dominio pubblico sprechi miliardari spaventosi dell’Unione Europea: autostrade con poche auto dopo gli investimenti, aeroporti costruiti e poi deserti, tonno pagato sei volte di più, dipendenti gratificati da un’indennità extra anche se malati, proliferazione degli enti perfino con nomi simili, un immobile su cinque posseduto nel mondo non adoperato. I soli errori inficiano il 4,4 per cento di tutti i pagamenti.

“Eurosprechi”, proposto ai lettori domenica 22 luglio al Premio Bancarella, mette nero su bianco che, così com’è, l’Unione non funziona, è un sogno rovinato. Fa rabbia che la casa comune, creata per assicurare una vita migliore ai suoi cittadini, butti via con i soldi se stessa. Dagli innumerevoli episodi raccontati dettagliatamente emerge un’Europa che annaspa nelle piccole convenienze quotidiane con grandi costi. Ci sono sperperi senza fine che nessuno potrebbe mai neanche immaginare. Con un paradosso: il bilancio è in disavanzo e il tetto di Maastricht non impensierisce.

Ma a Pontremoli si guarda anche avanti. Chi crede nell’Unione Europea non può chiudere gli occhi, non deve: gli eurosprechi sono troppi e troppo abbondanti. Gli europeisti sono davvero impegnati per togliere pretesti all’azione disgregatrice? L’Unione può superare le resistenze e crescere se, oltre a ritrovare la forza dello slancio ideale e una visione solidale, affronta adeguatamente la questione dei soldi. Gli eurosprechi sono un macigno sulla strada di chi vuole gridare ancora: viva l’Europa!

Scrittore e giornalista, Roberto Ippolito è autore di libri di inchiesta di successo. “Eurosprechi” è l’ultimo, dopo “Ignoranti” e “Abusivi”, editi da Chiarelettere. In precedenza “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato” con Bompiani e prima ancora Ippolito ha pubblicato con Laterza. Come organizzatore di eventi porta la cultura nei luoghi più vari: centri commerciali, navi, pullman, terminal aeroportuale. Ha ideato e diretto il festival letterario non stop 9 ore “Voluminosi” ai Granai a Roma, “Libri al centro” a Cinecittà, “conPasolini” a Roma, “Nel baule” al Maxxi, “A tutto volume” a Ragusa, “Pagine in cammino” a Castellaneta. È stato editor del Festival dell’economia di Trento. Ha dato vita al Tour del brutto dell’Appia Antica. Ha curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa” e ha diretto la comunicazione della Confindustria e le relazioni esterne dell’università Luiss dove è stato docente alla Scuola superiore di giornalismo.

 

 

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