Nella mia rubrica sul futuro di libri e autori su “Leggere:tutti” anche Raffaele La Capria che non si perdonerà, Costantino D’Orazio che si emozionerà a modo suo, David Litt che porterà in Italia le sue memorie semiserie come battutista di Barack Obama

 

Qui sotto il testo della rubrica di Roberto Ippolito “In pentola” su “Leggere:tutti” di giugno – luglio 2018.

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IN PENTOLA

 

Ritorna Terranova

Totti segnerà su carta

 

In ottobre il nuovo romanzo della scrittrice siciliana. Top secret i particolari del lavoro del calciatore romano. David Litt porterà in Italia a settembre le sue memorie semiserie come battutista di Barack Obama

 

In arrivo anche nuove pagine

di Raffaele La Capria e Costantino D’Orazio

 

ROBERTO IPPOLITO

 

Due anni di lavoro sofferti: “La stesura del nuovo romanzo mi ha scosso, non pensavo sarebbe accaduto” confessa a tu per tu Nadia Terranova. La causa: aver toccato di nuovo aspetti personali, dopo il successo di “Gli anni al contrario” con Einaudi. Il principale è la famiglia d’origine, poi ci sono “una casa sullo Stretto di Messina, il tetto che crolla, l’umidità che assedia le pareti, il vuoto di un padre scomparso nel nulla”. In compenso “sento molto mio il risultato”. L’uscita è programmata a ottobre, con il titolo sottoposto agli ultimi dubbi.

Tenta di rivedere con distacco le proprie vicende Raffaele La Capria: “Passa il tempo e la mia età mi cade addosso. Sai, novantacinque anni non sono pochi. Io aspetto la morte con naturalezza. E analizzo la mia vita e a volte rileggo ciò che ho scritto senza compiacermi e senza perdonarmi nulla se individuo qualcosa di negativo”. Con un letterato come Silvio Perrella, curatore del “Meridiano” dedicato a lui, dialoga sulle cose dell’esistenza, sulle cose “Di terra e mare”: questo il titolo del libro a quattro mani con Laterza pronto per l’estate.

Perrella manifesta a La Capria le impressioni sul suo approccio alla vita: “Col tempo hai scoperto un tuo modo di usare i venti avversi per proseguire nella navigazione; hai scoperto come inclinare la tua vela per usare il vento e non esserne usato”.

Dopo aver tanto entusiasmato con l’uso dei piedi, il calciatore Francesco Totti, ritiratosi il 28 maggio 2017 a 40 anni superati, sembra voglia privilegiare le mani. È stato infatti visto ripetutamente seduto alla scrivania. E c’è chi bisbiglia che Totti, non nuovo all’esperienza come autore a partire dalle sue celebri barzellette su stesso raccolte in due volumi Mondadori, stia confezionando un’autobiografia completa da mettere in vendita subito dopo l’estate.

Per quanto riguarda altre mani ce ne sono due che hanno contribuito a fare la storia del pianeta: quelle di David Litt che ha scritto dal 2011, allora appena ventiquattrenne, i discorsi per il presidente americano Barack Obama. Discorsi sul clima e la giustizia ma soprattutto ricchi di divertenti battute. A settembre Litt, soprannominato la musa comica dell’uomo (ex) più potente del mondo, sarà in Italia per presentare il suo lavoro questa volta in prima persona: “Grazie, Obama. I miei anni alla Casa Bianca” pubblicato da HarperCollins. Ed è logico che si tratti di “memorie semiserie” come lui stesso annuncia, archiviato l’imbarazzo dei primi tempi da “piccolo” con un capo così grande.

Di tutt’altro tipo le sensazioni che Costantino D’Orazio sta mettendo a fuoco, impegnato a ricostruire “la storia dell’arte in sei emozioni”, come recita il sottotitolo del libro che Laterza farà nascere a ottobre. Le emozioni sono desiderio, delirio, tormento, stupore, dubbio e allegria. “Compio un viaggio dall’antichità al ‘900 per esplorare l’animo umane, in pratica un viaggio dentro di noi” spiega D’Orazio che sta componendo un grande mosaico. Con un titolo… che farà emozionare.

Nella foto Roberto Ippolito nella libreria Vecchie Segherie a Bisceglie e ‘Leggere tutti’ giugno-luglio 2018

 

 

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