Il caso di Agnadello nel Cremonese: il sindaco Giovanni Calderara infuriato con chi ha l’auto potente ma non paga la Tari, la tassa sui rifiuti. Dati alla mano accade da Nord a Sud, non solo nel suo paese

Amano la velocità. Alla guida della propria auto potente. E anche per sfuggire al pagamento delle tasse dovute. Ci sono tanti contribuenti con queste caratteristiche: “Gli evasori in Porsche anche per il 2017 non hanno pagato la Tari, la tassa comunale sui rifiuti” mi dice Giovanni Calderara, sindaco di Agnadello nel Cremonese.

Insomma nel suo paese c’è chi non ha problemi a fare il pieno di benzina, anche nel caso di serbatoi belli grossi, ma non tira fuori i soldi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti di cui, inutile ricordarlo, comunque usufruisce. Non accade però solo ad Agnadello: dati alla mano, da Nord a Sud l’evasione dei tributi locali è ormai un capitolo tutt’altro che piccolo dell’enorme massa dell’evasione fiscale in Italia.

Nonostante il tono calmo della voce, Calderara è infuriato: “Il comune viene privato di risorse necessarie”. Così, in occasione del consiglio comunale convocato per l’esame del bilancio di previsione il sindaco ha rimproverato aspramente gli evasori: “L’anno scorso aveva sollevato polemiche la mia dichiarazione relativa all’evasione della Tari. Avevo già stigmatizzato il comportamento di quei compaesani che viaggiano in Porsche ma non la pagano. Sui social network erano subito partite le rassicurazioni da parte loro, sicuri di aver saldato il dovuto. Però, Porsche a parte, se guardo l’elenco di coloro che non hanno pagato la Tari nel 2017, o non lo hanno ancora fatto, i nomi sono gli stessi. Le stesse persone e famiglie che potrebbero pagare ma non lo fanno”.

Il comportamento degli evasori è uno sfregio per la larga parte dei cittadini in regola ad Agnadello, che conta 3.881 abitanti. Come lo è dovunque, a cominciare dalla capitale. A Roma si stima l’esistenza di 150 mila utenze fantasma, cioè di immobili non registrati per i rifiuti per i quali non viene pagata la Tari: si può calcolare il mancato pagamento della raccolta per circa 225 mila cittadini e un mancato incasso forse superiore ai 50 milioni di euro.

A Monza sono stati chiesti a 5 mila cittadini ritenuti in debito per i tributi locali quattro milioni di euro per gli anni dal 2012 al 2016. A Como mancano all’appello per la tassa sui rifiuti un milione e 700 mila euro. A Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, le tasse locali non pagate sono pari a un milione e 200 mila euro. A Olbia l’evasione per il solo 2017 tocca quota sei milioni. A Fabriano l’ufficio tributi del comune tenta di recuperare quasi un milione di euro con i solleciti di pagamento inviati per 231 immobili. A Manduria con oltre 8mila avvisi di accertamento per i tributi si punta a recuperare 5 milioni di euro.

Ma, si può essere sicuri, gli evasori locali non abitano solo in questi posti.

 

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