pannello. Anche se il pannello avrebbe una certa importanza: annuncia lavori per due milioni 903 mila 860 euro. Si potrebbe pensare che Oriani lo faccia apposta, per manifestare il suo scontento per l’inadeguatezza della cifra. Ma così facendo offre le spalle anche all’ingresso della Domus Aurea, una delle più straordinarie testimonianze dell’antica Roma ovvero la residenza imperiale costruita da Nerone dopo l’incendio di cui resta l’imputato storico.

 

Tuttavia il comportamento di Oriani (o meglio: quello della grande statua che ricorda lo scrittore e poeta morto nel 1909) appare coerente dal momento che il suo primo libro è intitolato “Memorie inutili”. Fra le memorie inutili oggi potrebbe essere compresa la stessa Domus Aurea. Che non è visitabile: l’accesso è sbarrato.

E nessuno azzarda nemmeno previsioni sulla possibile riapertura. Attraverso internet il ministero dei beni culturali, con un inverosimile ma autentico giro di parole e di parentesi, avverte che il sito è: “Chiuso; Temporanemente chiuso (indeterminato)(La Domus Aurea è chiusa per lavori di consolidamento.)”.

I due milioni 903 mila 860 euro dovrebbero rimediare alle conseguenze dell’ultimo crollo, quello della volta di una delle gallerie avvenuto a causa di infiltrazioni il 30 marzo 2010. Ma la risistemazione è attesa mentre tutta la casa di Nerone peggiora ogni giorno di più ed è in pericolo. E chissà se quell’importo dichiarato sul pannello è rimasto intatto o ha subito anche lui la scure dei tagli alla cultura. In ogni caso è il governo Berlusconi, con il sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro a rendere noto che, per curare la Domus Aurea, di milioni ne servono ben 45, cioè oltre 15 volte la somma dei lavori previsti e descritti sul pannello.

Visto che le risorse per il restauro sono quasi inesistenti, l’ironia sembra ormai l’unica risorsa rimasta. E’ davvero singolare che l’acqua continui a minacciare la residenza concepita da Nerone dopo l’incendio. E sembra una beffa che si studi di recuperare una parte dei soldi necessari al restauro con una sovrattassa sulla benzina.

Già un anno fa il commissario straordinario della Domus Aurea Luciano Marchetti ammetteva la possibilità di altri crolli e quattro mesi fa ha parlato di forti rischi. Ma per questo sito, ferito gravemente e perfino recintato in modo inadeguato, di decisioni adeguate non c’è traccia. Probabilmente non è la stagione giusta per gli interventi a favore della Domus Aurea. Purtroppo manca l’interesse personale di “qualcuno”: altrimenti un intervento pro Domus sua sarebbe stato sostenuto con grande slancio.