Qual è l’eredità di un padre che non c’è mai stato? È la domanda al centro di “Ciao”, il romanzo di Walter Veltroni, pubblicato da Rizzoli, che fa il suo debutto a Roma, presentato da Roberto Ippolito a Hop&Book, in via dell’Amba Aradam 29a, alle 18.30 di mercoledì 21 ottobre 2015, appena sette giorni dopo l’uscita.
Nel giovanissimo e originale locale della capitale, che è contemporaneamente libreria, spazio prediletto per gli amanti della birra artigianale e rivendita dei dischi in vinile, a due passi dalla Basilica di San Giovanni, Veltroni compie il viaggio attraverso il dolore di una perdita avvenuta troppo presto. Accompagnato da Ippolito racconta la storia di un ragazzo degli anni ’50 che va a marcia indietro nel tempo per incontrare il padre, morto ad appena trentasette anni. L’incontro dura soltanto una sera, tenendo insieme due generazioni vicine ma diversissime.
C’è Veltroni in questo romanzo, proposto da Hop&Book. Perse il padre, Vittorio, quando aveva un anno. Con Rizzoli ha firmato altri romanzi, fra i quali “Noi” o “L’inizio del buio”. È regista di due film usciti nel 2014 e quest’anno, “Quando c’era Berlinguer” e “I bambini sanno”. È stato vicepresidente del consiglio, sindaco di Roma, segretario del Partito democratico, candidato premier nel 2008, direttore del quotidiano “L’Unità”.
Ippolito è autore di libri di inchiesta di successo. L’ultimo è “Abusivi”, pubblicato da Chiarelettere come il precedente “Ignoranti”. Sono editi da Bompiani “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato”. Giornalista, è organizzatore di eventi culturali. Ha ideato “Libri al centro”, l’unico festival di una settimana in un centro commerciale, Cinecittàdue. Fra le iniziative più recenti dirette “conPasolini” e “Nel baule” al Maxxi.

Foto di Maurizio Riccardi Agr.