Roberto Ippolito 2013 foto Maurizio Riccardi
Roberto Ippolito 2013 foto Maurizio Riccardi

dalle bellezze di oggi: prima il nuovissimo Ponte della Musica a Roma, poi a pochi passi l’affascinante Maxxi, il museo delle arti del ventunesimo secolo. In questi due luoghi simbolo di vitalità, la più grande televisione cinese Cctv (China Central Television) intervista Roberto Ippolito, autore di “Ignoranti”, pubblicato da Chiarelettere. I temi del libro sono così proposti in sintesi nel telegiornale e in un’ampia inchiesta visibili in tutto il mondo in quanto trasmessi via satellite, via cavo e attraverso il web.

“L’Italia combatte la rovina culturale in mezzo alla crisi” è il titolo del lavoro della Cctv, condotto dal giornalista australiano Jack Barton, con Raffaela Scaglietta come producer. E lo spirito del libro, che denuncia l’arretramento del sapere, è proprio questo: prendere atto della realtà per concretizzare “la scossa possibile” (questo il titolo dell’ultimo capitolo).

E’ in gioco la qualità della vita, ma è in gioco anche la capacità dell’Italia di competere con le economie che stanno avanzando in modo impetuoso, la Cina in testa. Ippolito spiega alla tv cinese l’importanza dell’esame di coscienza sulle condizioni del paese e quindi della reazione che ne può derivare: “Come si può vincere la sfida con i paesi che stanno conquistando il mondo, come la Cina, l’India o il Brasile se non si dispone di un elevato livello di istruzione? Come si può alimentare il made in Italy senza una preparazione adeguata?”.

La Cctv racconta dunque un’Italia che subisce le pesanti minacce alla propria storia culturale e al proprio presente, ma che può e deve avere uno scatto. Nella sua inchiesta descrive cosa accade con la crisi, mettendo a fuoco in particolare i tagli delle risorse ai musei, agli archivi e all’università. E afferma che la recessione sta comportando un pesante tributo per le arti in Italia e “tanti italiani credono” che la crisi economica “minaccia ora l’anima molto culturale”. Mostrando la copertina di “Ignoranti”, la Cctv evidenza dunque che i problemi aperti sono enormi, ma c’è anche la consapevolezza da cui partire.

(Foto di Maurizio Riccardi)


 


 

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