
Marilù Oliva sull’HuffPost: “Wilde come se” storia di una “morale soffocante”
La scrittrice con le radici nel mondo classico ha fatto letteralmente sue le vicende del pilastro della letteratura mondiale Oscar Wilde e del soldato condannato a morte, Charles, contenute nel romanzo pubblicato da Sem Feltrinelli, con un’approfondita recensione giovedì 25 settembre 2025. Per prima cosa, da studiosa, ha apprezzato che dietro questo lavoro “stanno tanto studio e tanta devozione”, ovvero gli anni di ricerche sfociati nella scrittura.
Scrive Marilù Oliva nell’articolo intitolato “Sulle tracce di Oscar Wilde”: il libro fa conoscere molto “da vicino” i fatti di entrambi e “amiamo subito” Wilde “per la sua mente brillante, per le sue battute sagaci, per il suo spirito libero, per la sua arte che trasuda bellezza”; è ”un individuo eccezionale calato in un’epoca non all’altezza della sua personalità”. Ma ci saranno l’esperienza devastante del carcere e della “pena di morte altrui”, l’umiliazione della persona.
Le vicende, si legge ancora sull’HuffPost, sono portate avanti con chiarezza: “L’autore si avvale di un presente narrativo che conferisce agli episodi una grande valenza di verità nonché una potenza, nella resa delle cose, che un altro tempo verbale non avrebbe concesso.”
Marilù Oliva conclude con queste parole: “Al di là del fatto che questo sia un libro estremamente interessante, che ci racconta l’uomo, lo scrittore, il dandy, i suoi slanci e le sue contraddizioni, Ippolito è stato bravo anche per aver sottolineato alcuni aspetti importanti: come l’assenza di diritto per i detenuti e l’omofobia in un’epoca segnata da disuguaglianze, ipocrisie e in cui spesso le luci più brillanti venivano additate o spente da una morale soffocante.”