Il libro pubblicato da Chiarelettere in primo piano sul sito della Commissione Europea. Un’ora di intervista nello “Studio Europa” per il programma di Thierry Vissol “Un libro per l’Europa” in onda su cento radio

L’Italia, con il presidente del consiglio Matteo Renzi, minaccia il veto al bilancio dell’Unione Europea, contestando l’inadeguatezza della politica per l’immigrazione e l’austerità. E sul sito della della Commissione Europea, nella sezione della Rappresentanza in Italia, è in primo piano il libro di Roberto Ippolito “Eurosprechi” pubblicato da Chiarelettere che denuncia tutte quello che non va nelle spese della Ue, ovvero come dice il sottotitolo “tutti i soldi che l’Unione butta via a nostra insaputa”. Insomma quello che non funziona nel bilancio e il cattivo uso delle risorse sono documentati minuziosamente pagina dopo pagina.

Sul sito della rappresentanza è ascoltabile l’intervista di un’ora di Ippolito registrata nello “Studio Europa” della Rappresentanza in Italia della Commissione europea a Roma a “Un libro per l’Europa”, il programma settimanale di Thierry Vissol (a sinistra nella foto) di cui è assistente Tomasz Koguc, trasmesso da circa cento radio.

La discussione è vivace sulle responsabilità e sulle origini di quanto viene a galla con “Eurosprechi”. Vissol mette a fuoco le scelte dei singoli paesi e del Consiglio europeo. Il libro fa venire alla luce e rende di dominio pubblico sprechi miliardari spaventosi dell’Unione Europea: autostrade con poche auto dopo gli investimenti, aeroporti costruiti e poi deserti, tonno pagato sei volte di più, dipendenti gratificati da un’indennità extra anche se malati, proliferazione degli enti perfino con nomi simili, un immobile su cinque posseduto nel mondo non adoperato. I soli errori inficiano il 4,4 per cento di tutti i pagamenti.

“Eurosprechi” mette nero su bianco che, così com’è, l’Unione non funziona, è un sogno rovinato. Fa rabbia che la casa comune, creata per assicurare una vita migliore ai suoi cittadini, butti via con i soldi se stessa. Dagli innumerevoli episodi raccontati dettagliatamente emerge un’Europa che annaspa nelle piccole convenienze quotidiane con grandi costi. Ci sono sperperi senza fine che nessuno potrebbe mai neanche immaginare. Con un paradosso: il bilancio è in disavanzo e il tetto di Maastricht non impensierisce.

Chi crede nell’Unione Europea non può chiudere gli occhi, non deve: gli eurosprechi sono troppi e troppo abbondanti. Gli europeisti sono davvero impegnati per togliere pretesti all’azione disgregatrice? L’Unione può superare le resistenze e crescere se, oltre a ritrovare la forza dello slancio ideale e una visione solidale, affronta adeguatamente la questione dei soldi. Gli eurosprechi sono un macigno sulla strada di chi vuole gridare ancora: viva l’Europa!

Con il libro di Ippolito e dopo la mossa di Renzi i problemi del bilancio europeo sono sotto gli occhi di tutti.