Maxxi invito Gianrico e Francesco Carofiglio Nel baule curato da Roberto Ippolito 9 ottobre 2014
Maxxi invito Gianrico e Francesco Carofiglio Nel baule curato da Roberto Ippolito 9 ottobre 2014

Due fratelli rispolverano episodi. Si punzecchiano. Si lanciano frecciate. Ripropongono differenze e dissapori. Sono Gianrico e Francesco Carofiglio che si raccontano. Ma le cose sono andate davvero come dicono loro? I ricordi presi “Nel baule” sono “più o meno” veri. Partecipando alla rassegna con questo nome ideata e condotta da Roberto Ippolito, alle 19.00 di giovedì 9 ottobre 2014 al Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, lo scrittore Gianrico Carofiglio e l’architetto e regista Francesco mettono infatti le mani avanti, avvertendo: “È tutto accaduto, più o meno”.

Si conclude così, per una volta all’insegna della massima incertezza, la rassegna con i protagonisti della cultura (altri partecipanti Gianni Berengo Gardin, Dacia Maraini, Lina Wertmuller, Chiara Valerio, Ferdinando Scianna, Pupi Avati e Filippo La Porta) impegnati a svelare le proprie storie personali, recuperandone le tracce nella vecchia cassa da viaggio comprata di seconda mano e collocata nel grande spazio esterno al Maxxi, nel salotto di Ippolito allestito nella grande parete di legno e sfere di plastica riciclata del collettivo Orizzontale vincitore della gara internazionale Yap per architetti under 35.

“Nel baule” vengono pescati brani di libri autobiografici, affidati nei precedenti appuntamenti alle letture di Silvia Siravo, Olga Pultrone, Nicoletta Della Corte, Anna Bonaiuto, Viola Graziosi e Matteo Taranto. Invece Gianrico e Francesco leggono personalmente alcune parti del libro scritto a quattro mani, “La casa nel bosco”, pubblicato da Rizzoli. E che presenta lo stesso incipit considerato “ideale” di “Mattatoio n.5” di Kurt Vonnegut, appunto “È tutto accaduto, più o meno”.

In un evento caratterizzato dalle confessioni sincere indotte da Ippolito sulla vita professionale e sugli aspetti personali, sono credibili i fratelli Carofiglio? Il loro libro è un romanzo, ma le vicende di cui parlano riguardano la loro infanzia, l’adolescenza, gli anni giovanili. I due fratelli si vedono poco anche se abitano molto vicino. Il viaggio nella memoria è provocato da un’incombenza: la chiusura della casa di campagna, in Puglia, subito prima di consegnare le chiavi al nuovo proprietario. “Siamo troppo diversi” e “litigheremo” dice Francesco. “Molto presto, su questo hai ragione” commenta Gianrico.

La casa si trova nella foresta di Mercadante, chiamata il bosco dai Carofiglio che vi hanno trascorso innumerevoli estati, da luglio a settembre. Riemergono odori, sapori, oggetti, luoghi. Persone e naturalmente i primi amori, anche loro più o meno veri, nel 1972: per una ragazzina di Firenze “bella e un po’ stronza” quello di Gianrico undicenne, per un’intraprendente bambina forse tedesca quello di Francesco a otto anni. Ma a Gianrico torna anche in mente una ex, Chiara Ferrari, “sparita, da un giorno all’altro”. E Francesco gli rivela a sorpresa di essere stato “un po’ insieme una notte” con lei, tanto tempo fa.

“Nel baule” aperto al Maxxi, di cui è presidente Giovanna Melandri, c’è anche una busta con una grande x scolorita, una di quelle buste con le quali venivano rimessi in circolazione i giornalini invenduti. Viene ritrovata nell’armadio della casa nel bosco, con la speranza che dentro ci sia l’introvabile numero cinque dell’Uomo Ragno, “Il Dottor Destino”. Ma ci sono anche la pasta al forno di nonna Maria e il polpettone al limone di nonna Italia. Ed è la torta di ricotta che oggi, in modo imprevedibile, lega Gianrico e Francesco. Più o meno.

Questi i titoli proposti nei precedenti incontri “Nel baule”: Gianni Berengo Gardin “Il libro dei libri”, Contrasto; Dacia Maraini “Bagheria”, Rizzoli; Lina Wertmuller “Tutto a posto e niente in ordine”, Mondadori; Chiara Valerio “Spiaggia libera tutti”, Laterza; Ferdinando Scianna “Visti&Scritti”, Contrasto; Pupi Avati “La grande invenzione. Un’autobiografia”, Rizzoli; Filippo La Porta “Roma è una bugia”, Laterza.

Roberto Ippolito, scrittore e giornalista, ha conosciuto un nuovo successo con “Ignoranti”, pubblicato da Chiarelettere. È autore dei bestseller “Evasori” e “Il Bel Paese maltrattato”, entrambi editi da Bompiani. In precedenza ha pubblicato con Laterza. Organizzatore di eventi culturali, è il direttore editoriale del festival letterario di Ragusa “A tutto volume” e di “Libri al centro”, il primo evento di una settimana mai realizzato in un centro commerciale, Cinecittàdue a Roma. Ha curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”. E’ stato direttore della comunicazione della Confindustria e delle relazioni esterne dell’università Luiss, dove ha insegnato alla Scuola superiore di giornalismo.

Nella foto Agr Roberto Ippolito e Gianrico Carofiglio